Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Trafficante italiano preso al casello
Tornava dalla Riviera Romagnola con un carico di droga pronto a essere smerciato tra i locali più alla moda del padovano e del veneziano. È stato arrestato nella serata di venerdì Loris Rocco, 38enne incensurato residente a Mira, bloccato a bordo della sua Ford di colore scuro verso le 22 al casello di Padova Sud. L’uomo è subito apparso nervoso ed ha iniziato a sudare. La polizia impegnata in alcuni controlli del territorio si è accorta che usciva dai pantaloni una strana protuberanza fissata con del nastro adesivo. La successiva perquisizione più accurata ha permesso di recuperare dentro ai calzini che indossava 45 grammi di cocaina purissima. Il 38enne nativo di Cagliari è stato condotto in carcere con l’accusa di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. (a.pist.) aperto un nuovo squarcio sull’insicurezza a ridosso del Duomo, in una piazza che dall’imbrunire diventa terra di nessuno con gruppi di ragazzini che bivaccano, gli spacciatori che smerciano le sostanze stupefacenti e i frequentatori del centro che evitano di transitare a piedi perché impauriti.
Il Duomo non è nuovo a simili episodi nell’ultimo anno. Il più grave risale alla notte di Halloween dello scorso novembre quando due poliziotti in servizio erano stati aggrediti da un tunisino al termine di un controllo. L’uomo si aggirava con fare sospetto e non appena è stato bloccato è andato in escandescenza picchiando i poliziotti, aiutato da un connazionale che ha scagliato una bicicletta sugli agenti. Nel parapiglia erano intervenuti altri due nord africani che avevano lanciato alcune bottiglie di vetro contro gli operatori che pur feriti erano riusciti ad ammanettare due persone.
Anche la notte della Befana la piazza adiacente al Duomo era stata teatro di una violenta rissa. Quella sera un giovane pakistano era andato a chiedere aiuto agli avventori di un bar con il volto ricoperto di sangue. Il copione delle liti a ridosso delle piazze è ormai ciclico: stranieri spesso irregolari dediti allo spaccio, tra una consegna e un’altra si ubriacano o fanno loro stessi uso di droghe. Quando nelle ore più tarde le piazze sono ormai deserte, non è difficile che gli animi si surriscaldino e trovino il terreno fertile per regolare vecchie ruggini o sistemare conti in sospeso. Secondo l’ultima mappatura dello spaccio in centro, quella tra il Duomo e le piazze è una zona in mano a tunisini e marocchini. Non è impossibile quindi che il 35enne algerino, proprio per la sua etnia diversa, abbia calpestato i piedi a qualche pesce più grosso che ha approfittato dell’ora tarda e dell’oscurità per massacrarlo di botte.