Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Bentornato cuore biancoscudato Verona-padova alza il sipario
Bisoli prepara il colpaccio al Bentegodi: «Ci sarà da soffrire, ma uniti possiamo farcela»
La spedizione dei mille PADOVA (come i tifosi in partenza per il Bentegodi) per cominciare la stagione. Per sognare ancora, per rinverdire una tradizione positiva contro l’hellas, per ribaltare un pronostico che sulla carta pende chiaramente in direzione Verona. Si alza il sipario e si parte, ecco la Serie B che parte in mezzo alla bufera, che oggi ha 19 partecipanti e domani chissà, fra ricorsi e controricorsi, fra carte bollate, agitatori di masse e contraddizioni. Insomma, oggi ecco la prima, niente male come esordio un Verona-padova, se poi si aggiunge che fra sei giorni si tornerà in campo e ci sarà un altro derby, quello col Venezia, ecco che il quadro è completo. Pierpaolo Bisoli convoca la conferenza stampa poco dopo le nove del mattino ed è carico come una molla. Carico ma riflessivo, argomenta, puntualizza, tiene vivo il dubbio fra 3-4-2-1 con Clemenza dal primo minuto e il 3-5-2 che diventa quasi un marchio di fabbrica. Per tutta la settimana è stato provato lo schieramento più offensivo, ma ieri a porte chiuse si è vista pure la linea a cinque, con Della Rocca in mezzo al campo al posto di Clemenza. Davanti Bonazzoli sembra favorito su Guidone, ma anche questo ballottaggio promette sorprese, perché già a Bologna Bisoli aveva cambiato idea all’ultimo momento. Sganciando il suo pupillo e spedendo in panchina il ragazzo prodigio per cui Roberto Mancini stravedeva, ma che sinora non ha mai mantenuto le promesse: «Negli ultimi giorni di mercato – sottolinea Bisoli – sono arrivati due ragazzi che hanno tantissima qualità. Clemenza ha già 60 minuti sulle gambe, può già darci molto. Vogliacco è arrivato un po’ sotto silenzio, è stato poco pubblicizzato, ma è un ragazzo che ha un grande futuro davanti a sé. Vi svelo una cosa, mi piacerebbe cambiargli ruolo e avanzarlo a centrocampo. Dicono che io sia solo un allenatore che fa giocare le squadre sulla corsa, ma ogni anno lancio giovani e questo penso che mi debba essere riconosciuto». Difficile che Vogliacco giochi dal primo minuto, molto più probabile che parta titolare Clemenza, che scalpita e che l’allenatore ha voluto fortemente. Su questo fronte, massima coesione con il direttore generale Giorgio Zamuner, che l’ha strappato al Palermo proprio sul rettilineo finale. Non sono partiti per Verona Nicola Madonna, che ha svolto lavoro differenziato per tutta la settimana e Davide Marcandella, vittima di un leggero infortunio: «Madonna si è allenato a parte – chiosa Bisoli – poteva venire via con noi, ma abbiamo preferito non rischiarlo. Ci aspetta una partita contro una super corazzata, una squadra costruita per vincere il campionato. Ho letto le varie previsioni e le griglie degli addetti ai lavori. Tutti ci indicano come in lotta per la salvezza, il nostro primo obiettivo dev’essere il mantenimento della categoria. Ci sarà da soffrire, ma se saremo uniti nel momento delle difficoltà potremo farcela e toglierci le soddisfazioni che meritiamo». L’ultima volta, cinque anni fa, a Verona dal cilindro uscì contro ogni pronostico uno 0-2. Chissà ....
” Ci aspetta una partita contro una scorazzata, costruita per tornare in serie A
Il nostro primo obiettivo dev’essere il mantenime nto della categoria