Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
La casa di riposo va fuoco nella notte Salvi gli anziani. È caccia al piromane
Fontaniva, l’incendio è partito da un divanetto in una sala comune dello stabile
Sembrava una notte tranquilla di fine estate al centro per anziani Padre Odone Nicolini a Fontaniva nell’alta Padovana. Tutto ieri notte era filato liscio come sempre, fino a quando, verso l’1, non si è sprigionata una coltre di fumo denso da una stanza a uso comune al primo piano della struttura. L’incendio è con tutta probabilità di origine dolosa: la caccia al piromane è iniziata subito, con le forze dell’ordine impegnate a dare un nome e un volto al malintenzionato. La prima ad accorgersi che qualcosa non andava è stata la barista del Caffè Palladio che confina proprio con la struttura equamente divisa tra dieci mini appartamenti locati a persone anziane sole ma autosufficienti e la sala civica ad uso di alcune associazioni. Immediatamente sono stati allertati i vigili del fuoco: le squadre provenienti da Cittadella, Bassano e Padova sono arrivate in piazza Umberto e hanno spento le fiamme prima che distruggessero la struttura. I nove anziani che abitano all’interno delle case affittate dal Comune però sono stati evacuati dopo essere stati messi in salvo.
Per loro un grande spavento, ma nessuno si è ferito o è rimasto intossicato. Gli alloggi che sono distribuiti su tre piani non sono stati interessati direttamente dalle fiamme. Le porte taglia fuoco hanno impedito che il rogo si propagasse ad altri ambienti, restando di fatto circoscritto al salotto adibito a spazio comune. Tutte le nove persone sono state prima assistite dal Suem, poi sono state accompagnate nei propri alloggi dai pompieri per recuperare gli effetti personali, prima di venire trasferiti all’hotel Filanda di Cittadella che li sta ospitando. Alcuni hanno preferito allertare i parenti e trascorrere la notte a casa dei familiari.
Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri che hanno iniziato le indagini. L’intero edificio è stato posto sotto sequestro fino al pomeriggio di ieri. Ancora ignote le cause dell’innesco che si sarebbe propagato da un divanetto di tela che è velocemente bruciato. Quello che è certo è che dietro l’incendio ci sarebbe la mano dell’uomo. «L’evento ha interessato la parte residenziale - spiega il sindaco Lorenzo Piotto - non quella adibita a pubblico servizio. Gli appartamenti non sono stati toccati e le persone anziane sono state ospitate a spese del Comune in un albergo. Adesso tutti sono stati ricollocati da parenti e amici. Ci vorranno almeno due o tre giorni per le verifiche sull’agibilità e perché le forze dell’ordine terminino i loro accertamenti. Sono tutte persone oltre i 65 anni». Il primo cittadino non vuole sbilanciarsi su chi abbia preso di mira gli anziani dall’apparenza innocua e che conducono una vita tranquilla: «Non so chi potrebbe aver fatto un gesto simile- dice per come si è sviluppato sembra abbastanza evidente che sia di origini dolose. Al momento non siamo in grado di attribuire responsabilità anche se qualche sospetto ce l’abbiamo». Esclusa da subito la pista che porta a un regolamento di conti o a minacce verso l’amministrazione comunale, le attenzioni dei carabinieri si stanno concentrando su alcune persone residenti nella zona. Già nei mesi scorsi erano avvenuti episodi analoghi provocati forse da un mitomane. Eloquente a tal proposito il commento di uno degli ospiti.
«Hanno battuto le persiane invitando tutti a uscire- spiega - appena ho aperto la porta ho sentito il calore. Non è un fienile che fa autocombustione: solo uno squilibrato può essere entrato a quell’ora in quell’area della residenza».