Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
«Governo contro di noi» Industriali e sindacato pronti a scendere in piazza
Protesta contro il governo, Zoppas: lavoratori con noi La Cisl: «Pronti a partecipare e tavolo con la Regione»
«Non vorrei passare alla Storia come il presidente di Confindustria che porta gli imprenditori in piazza». Il primo a lanciare i sasso, da Cortina, era stato il leader nazionale, Vicenzo Boccia, ” nell’esprimere il forte malessere delle imprese nei confronti della politica economica del governo. Malessere espresso dagli industriali del Nordest. Anche il presidente veneto di Confindustria, Matteo Zoppas (in foto), si è dichiarato pronto se le cose non cambieranno, a scendere in piazza. Aggiungendo. «Lavoratori con noi». Appello raccolto dalla Cisl, che per bocca del segretario regionale Gianfranco Refosco, ha annunciato: «Noi ci saremo».a
Quasi profetico, ieri l’altro, il presidente di Confindustria Veneto Matteo Zoppas, quando aveva dichiarato che i lavoratori avrebbero forse «condiviso la protesta». Per ora, tutti no, ma è certo che quelli della Cisl saranno della partita: lo ha affermato ieri il segretario regionale della confederazione, Gianfranco Refosco.
Ma, per capire, occorre fare un passo indietro. Tre giorni fa, a Cortina d’ampezzo, il presidente di Viale dell’astronomia Vincenzo Boccia non lesinava critiche all’attuale governo a trazione Movimento 5 Stelle e Lega. Si chiedeva, in buona sostanza, se l’esecutivo non fosse impegnato in una campagna elettorale permanente e in una azione di disintermediazione totale, con troppi slogan, ma senza un’idea precisa quanto a politica economica e industriale.
«Non vorrei — aveva affermato Boccia — passare alla Storia come il presidente di Confindustria che porta gli imprenditori in piazza». Il giorno dopo, l’affondo del presidente veneto dell’associazione degli industriali.
Anche per Zoppas la misura è colma, «il governo è contro di noi». Imprenditori pronti a scendere in piazza. Non è esattamente il linguaggio tipico di Confindustria.
C’è preoccupazione: un po’ per il «decreto dignità» che, secondo gli industriali, porterebbe danni all’occupazione e ai rapporti tra le parti sociali; un po’ per il linguaggio di alcuni esponenti del governo — in particolare il termine «prenditori» utilizzato dal vice-presidente del Consiglio , il grillino Luigi Di Maio, ha fatto arrabbiare parecchio i vertici degli industriali ; infine per l’assenza di una politica industriale. Che cosa si vuol fare? Che idea di Paese ha l’esecutivo? Gli industriali giurano di non averlo capito.
Comunque sia la notizia è che il governo è riuscito a mettere d’accordo le parti sociali, almeno qui in Veneto. Ieri Refosco ha reso noto che, quando ci sarà la manifestazione degli imprenditori, ne farà parte anche la Cisl. Datori e sindacati che sfilano contro il governo.
Perché? «Anzitutto — ha affermato Refosco — perché stiamo vivendo un periodo di grande incertezza. Dopo un periodo di lieve, ma positiva ripresa economica, le cose sembrano peggiorare nuovamente. E non si capisce che cosa intenda fare il governo in tema di industria».
Il leader cislino precisa: «Per esempio: che fine farà il Piano Calenda? Questa norma sull’industria 4.0 (lo sbarco del digitale nella manifattura,
Ndr) ha portato, l’anno scorso, importanti investimenti. E ora che fine farà? Inoltre, l’incertezza sui progetti infrastrutturali e sulle questioni industriali potrebbe determinare un calo degli investimenti esteri, che nel nostro territorio in questi ultimi tempi hanno salvato aziende e lavoratori».
Ma non è uno strappo ai rapporti con la Cgil e la Uil? «Neanche per idea — ha con- tinuato Refosco — intendiamo coinvolgere gli altri due sindacati confederali. Le azioni forti sono sempre unitarie. E poi non si tratta solo di partecipare a una manifestazione di Confindustria».
E di che si tratta allora? «Di costituire — ha affermato Refosco — un tavolo a livello regionale con sindacati, Confindustria e Regione Veneto. Dobbiamo studiare, insieme, delle azioni di sviluppo del territorio, delle iniziative che interessino sia le imprese che i lavoratori. Siamo abituati, tra parti sociali, a trovare la quadra. E se di mezzo ci sarà la Regione, di certo il governo non potrà fare finta di niente e evitare di ascoltarci».
Matteo Zoppas Questo governo è contro le imprese
Gianfranco Refosco Vogliamo coinvolgere anche la Cgil e la Uil
Chiamata alle armi Il n. 1 nazionale di Confindustria Boccia aveva lanciato la manifestazione a Cortina