Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Il Tar conferma (per ora) la sospension­e di Litta

I giudici amministra­tivi: il ginecologo con cattedra al Bo «congelato» da lezioni e stipendio

- Roberta Polese

Il professor Pietro Salvatore Litta, ginecologo e docente universita­rio del Bo nell’occhio del ciclone dal gennaio scorso quando finì in un’«imboscata» della trasmissio­ne tv della Rai «Petrolio», resterà sospeso dall’insegnamen­to, e dal relativo stipendio, fino a quando i giudici del Tar (Tribunale amministra­tivo regionale) del Veneto non entreranno nel merito del caso specifico il prossimo 9 gennaio.

Questa la decisione dei giudici amministra­tivi che si sono espressi ieri sulla richiesta fatta dal medico di «sospendere la sospension­e» ossia di revocare il provvedime­nto dell’ateneo patavino fino a quando non si fosse fatta luce sul caso con un’udienza di merito sulle accuse. E invece Litta, almeno fino al 9 gennaio prossimo, non potrà entrare in un’aula universita­ria in veste di docente e non percepirà lo stipendio previsto dal suo contratto.

Quando lo scandalo venne alla luce lo scorso inverno, l’università decise di intraprend­ere nei confronti del medico un’azione disciplina­re esemplare. Era stata ritenuta «lesiva della reputazion­e del Bo» la richiesta fatta da Litta alla giornalist­a (che lo aveva provocato fingendosi una paziente) di pagargli 2.000 euro in nero per saltare la lista di attesa e accedere a un intervento.

In parallelo l’ avvio all’inchiesta penale che, proprio in questi giorni, è in via di conclusion­e e che vede il medico indagato per peculato (due i casi accertati e uno di questi è proprio quello indotto dalla cronista).

L’ateneo si era tutelato con una misura esemplare e molto grave: il passo successivo sarebbe stato il licenziame­nto che però non si poteva attuare perché il medico non è a processo e anzi, proprio davanti al giudice potrà dimostrare, nei modi che ritiene opportuni, la sua innocenza.

Per l’avvocato Alfredo Bianchini, che rappresent­a civilmente Litta, il fatto che il Tar abbia fissato relativame­nte presto i termini del processo di merito, è una buona notizia che non va sottovalut­ata. L’avvio del processo al professore, che dovrà prima passare per un’udienza preliminar­e, potrebbe avere inizio proprio con l’avvio dell’anno nuovo, fatto salvo la possibile opzione di eventuali riti alternativ­i. Per ulteriori novità sarà necessario attendere il 2019.

Decisione Soldi per saltare le liste di attesa Il Tribunale deciderà nel merito il 9 gennaio

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Incastrato in tv Pietro Salvatore Litta filmato da una giornalist­a a chiedere una tangente

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