Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

E sulle gru dei record litigio tra Chioggia e Autorità portuale

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Rilanciano un’azienda storica e lanciano una sfida made in Veneto ai cinesi. Ma le due gru portuali dei record che fanno ripartire anche il porto di Chioggia fanno litigare Autorità portuale e società di gestione locale. A vederle fanno impression­e, le due gru per scaricare le navi container che la padovana Bedeschi sta finendo di montare dopo 18 mesi di lavoro: 1.800 tonnellate l’una, mille delle quali di carpenteri­e realizzate da una filiera di cento aziende sparse tra Treviso e Vicenza, 98 metri d’altezza, hanno richiesto 15 mila ore di montaggi meccanici e 7 mila per quelli elettrici. Saranno spostate su enormi carrelli per finire via nave al porto cipriota di Limassol, gestito dalla tedesca Eurogate, che gestisce anche i terminal italiani di Spezia, Cagliari e Gioia Tauro. E rappresent­ano una sfida su più fronti, non a caso salutata da molti ieri, dal sindaco di Chioggia, Alessandro Ferro, a quello di Padova, Sergio Giordani, giunto con il suo vice Arturo Lorenzoni.

Per il porto cipriota, che punta a far arrivare le portaconta­iner più grandi, quelle che vanno scaricate su 23 linee di container, movimentan­done 50 l’ora, per proporsi come hub per quella parte del Mediterran­eo e il Medio Oriente. Ma anche per la Bedeschi di Padova, la storica azienda delle macchine per i mattoni, ma anche dei sistemi di scarico e trasporto dei materiali, dall’argilla al carbone, 140 milioni di euro di fatturato nel 2017 con 300 dipendenti, che punta a proporsi anche come player nelle gru portuali, dopo aver acquisito e salvato dal crac due anni fa la padovana Magrini Galileo. Primo concorrent­e il colosso cinese Zpmc: «Per noi è un nuovo inizio - dice il presidente Rino Bedeschi -. E questa sfida, per un prodotto tutto europeo, di valore ingegneris­tico e di qualità in chiave di durata, di mancate rotture, di efficienza e risparmi nei consumi elettrici, è piaciuta anche ai nostri clienti tedeschi». Le prime due gru, si spera, di una lunga serie, che si affiancano al lavoro di revamping, di adeguament­o delle gru già esistenti: e già la Magrini Galileo targata Bedeschi è in corsa per una commessa in Florida. D’altra parte è proprio sul segmento gru portuali, 15 milioni di ricavi lo scorso anno, su cui l’azienda punta ora, dopo aver triplicato dal 2007, salendo a 100 milioni, il fatturato nella movimentaz­ione delle merci.

E le due gru d’altra parte rappresent­ano anche un nuovo inizio per il porto di Chioggia, dove sono state montate. Porto però al centro ieri, alla cerimonia, del testa a testa tra il presidente dell’aspo, Damaso Zanardo, e dell’autorità Portuale, Pino Musolino. «Ci sono poche cose da fare si spera in modo concertato per il rilancio», ha detto il primo. «Di fronte a questi input spero che si acceleri il passaggio definitivo delle competenze all’autorità portuale che aspettiamo da 17 mesi», ha replicato duro il secondo.

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