Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Urla «Putt...» in sala durante uno stupro Ritirato l’accredito
Il giallo è durato lo spazio di una notte. Ma è bastato per far fare ai giornalisti italiani la figura dei cafoni. L’altroieri sera, alla prima proiezione stampa del film The Nightingale di Jennifer Kent, di fronte al terzo stupro — un’aborigena violentata da un gruppo di soldati inglesi — dal fondo si è levata una voce: «Vergognati put*** fai schifo».
Riferito alla regista, unica donna in concorso alla Mostra. Il film narra il desiderio di vendetta di Clare, interpretata da Aislin Franciosi, stuprata da un tenente inglese (interpretato da Sam Clafin) e da un suo sottoposto, mentre le uccidevano marito e figlia. Una frase alla quale la Kent, australiana, in conferenza stampa, ha risposto in modo molto pacato: «È importante reagire con compassione e amore all’ignoranza. Nel 2018 questa storia va raccontata. Essere l’unica donna regista in concorso non mi rende felice». La Biennale ha provveduto a ritirare l’accredito al giornalista, ritenendo «deplorevole» il fatto. Lui, nel primo pomeriggio, si è confessato con un post su Facebook. Si chiama Sharif Meghdoud, di Torino, presente con un accredito di Shiva produzioni, che ha provveduto a cancellare tutti i contenuti prodotti da Meghdoud dal Lido, scusandosi con la stampa italiana. Lui si è scusato ma senza spiegare il perché del suo gesto: «Un rigurgito uscito da una bocca che non pensava a quello che diceva né alle relative conseguenze».