Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Vaccini, 80mila fuorilegge ma ancora nessuna multa
Il Pd: «Raddoppiati i no vax». La Regione: «Copertura al 95%»
Ad asili già aperti e a quattro giorni dall’inizio dell’anno scolastico per elementari, medie e superiori risultano ancora 79.843 i minori tra zero e 16 anni inadempienti rispetto ai dieci vaccini obbligatori introdotti dalla legge Lo renzinnelgiug no 2017( antipolio me litica, antidifterica, antitetanica, anti-epatite B, anti-haemophilus influenzae B, anti-pertosse, anti-morbillo, anti-rosolia, anti-varicella, anti-parotite). Di questi, 18.549 sono bambini fino a 6 anni, che dunque oltre alla multa fino a 500 euro prevista per tutti rischiano l’esclusione da Nido o materna. Sono gli ultimi dati resi noti dalla Direzione regionale della Prevenzione, che specifica: per inadempienti si intendono soggetti con un percorso vaccinale ancora incompleto (mancano alcune dosi o richiami) oppure non immunizzati del tutto. Quest’ultima posizione riguarda 18.790 minori tra zero e 16 anni, tra i quali 7648 sotto i 6 anni: nessuno di loro ha iniziato il percorso vaccinale.
Al momento però non sono state elevate sanzioni, perché si attendono indicazioni in tal senso dal ministero della Salute. In ogni caso rispetto alla ricognizione del 10 luglio scorso, sono stati recuperati 5833 ragazzini, 3762 in età da asilo. Ancora poco secondo il Pd, che ha presentato una risoluzione in cui «impegna il presidente Luca Zaia a sostenere in tutte le sedi istituzionali il mantenimento e il rafforzamento dell’obbligo vaccinale, accompagnandolo a una massiccia campagna multimediale permanente di sensibilizzazione e informazione sui vantaggi della prevenzione vaccinale». «Nei cinque anni precedenti la sospensione dell’obbligo, in Veneto il tasso medio di copertura per le vaccinazioni obbligatorie sfiorava il 98%, tre punti sopra la soglia di sicurezza — si legge nel provvedimento —. Con la sospensione dell’obbligo, l’indice è sceso al 91,3%: quasi sette punti in meno! In seguito c’è stata una lieve risalita al 92,6%, comunque nettamente al di sotto della soglia di sicurezza e dei valori registrati negli anni precedenti la sospensione dell’obbligo». Il Pd sottolinea inoltre che in cinque anni i no vax sono quasi raddoppiati, passando dall’1,9% al 3,7%, con un picco massimo del 6,4% registrato per i bambini nati nell’anno 2013. «La legge Lorenzin ha dato un innegabile impulso al recupero di coperture per le coorti di nascita più recenti — chiude il documento —. In Veneto il recupero di coperture per il morbillo è circa il triplo rispetto alla poliomielite».
Gli ultimi dati ufficializzati dalla Regione e relativi al 2017 evidenziano però che i ragazzini tra 2 e 16 anni (sono 680mila) hanno raggiunto il 95,5% di copertura per 3 dosi di poliomielite (vaccino esavalente comprensivo anche di difterite, tetano, pertosse, epatite B, Haemophilus) e il 94,7% di copertura per una dose di morbillo (somministrato nel trivalente insieme ad anti-parotite e anti-rosolia).
Nel 2015, la copertura si fermava al 91,5% per il morbillo e al 92,6% per la polio. «Complessivamente per la prima dose di morbillo e per i ragazzi tra 3 e 16 anni sono stati recuperati 27.370 soggetti nel periodo precedente all’obbligo e altri 6.291 dall’entrata in vigore della legge Lorenzin — cita il report —. L’obbligo ha consentito il recupero dei ragazzi più grandi e un’accelerata per il gruppo di ritardatari o dubbiosi delle coorti più giovani».