Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
C’erano il chiosco, il cedro e il bar Bice Oggi il vuoto. E piazza Merlin fa paura
Viaggio nel luogo dell’ultima aggressione. Il sindaco: «Ci battiamo per il rilancio»
Il tempo in cui piazza Umberto Merlin era tra le più vivaci della città sembra davvero lontano. Non ci sono più le compagnie di giovani sulle panchine rivolte alla fontana, sono chiuse le saracinesche di molti negozi anche nel mercato Annonario, sono un ricordo i locali che la animavano dalla vecchia trattoria Bice alla birreria Macallan’s fino al chiosco, ultimo a scomparire dalla scena e al centro di un complesso contenzioso tra i vecchi gestori e il Comune.
Una lenta agonia di cui non è più testimone nemmeno il grande cedro del Libano che si ergeva non distante da porta San Bortolo e abbattuto, dopo decenni, da una tempesta a fine febbraio scorso.
Un posto meno frequentato, probabilmente è anche un posto meno sicuro. Un tema su cui ha acceso i riflettori il brutto episodio di lunedì pomeriggio, quando una ragazza di 20 anni ha denunciato l’aggressione da un coetaneo, trovando primo conforto dai negozianti sotto i portici della vicina via Cavour. Dai primi riscontri, dovrebbe trattarsi del suo fidanzato albanese, denunciato alla Polizia. La 20enne è tornata a casa l’altra sera dopo esser stata visitata in ospedale per i traumi. «Esprimo tutta la mia solidarietà alla ragazza e alla sua famiglia» dice Massimo Bergamin che si augura «venga al più presto individuato e perseguito a norma di legge il vigliacco che ha compiuto questo gesto».
Il sindaco assicura che l’amministrazione si sta impegnando senza risparmio per restituire lustro a questo pezzo di centro storico, non solo sul versante sicurezza.
«Mi batto per prevenzione e maggior presidio del territorio dal mio insediamento - sostiene Bergamin -. Sono tre anni che lavoriamo per rivitalizzare piazzetta Annonaria, abbattendo i canoni di locazione per agevolare l’assegnazione dei box. Recentemente è uscito anche il bando per affidare il Macallan’s. Sul chiosco si sta ragionando sul da farsi». Il timore è che la soluzione non sia a portata di mano. Lo stesso Macallan’s, i cui muri sono del Comune, è chiuso dal 2013 e fatica a trovare un nuovo gestore, sebbene non vi sia un contenzioso come quello sul chiosco, giunto nei mesi scorsi a esaurire i 20 anni di concessione ai privati, senza successivo rinnovo. «Abbiamo presenti i problemi ma le soluzioni non sono facili – spiega l’assessore al Commercio, Luigi Paulon – spesso c’è da fare i conti con strumenti e risorse insufficienti rispetto all’insieme delle questioni che devono avere una risposta complessiva e coordinata». Ragionamento che, in parte, pare incontrare quello di Vittorio Ceccato.
«Serve un progetto di prospettiva che tenga insieme commercio, turismo, manifestazioni di animazione della città – osserva il presidente provinciale di Confesercenti – lo vediamo anche con piazza XX Settembre, dove si sono registrati diversi episodi di vandalismo, dove si sono organizzate alcune prime attività. Se ci sono iniziative che riportano le persone a vivere gli spazi, si garantiscono qualità della vita e sicurezza per tutti».