Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Post choc contro Salvini, l’assessore Pd: «Un errore ho sbagliato e mi dimetto»
Prima le SAN STINO DI LIVENZA parole pesanti come macigni nei confronti del ministro dell’interno: «Sei fortunato che la sedia elettrica è stata abolita». Poi le scuse e infine l’uscita dalla giunta comunale. Il finimondo provocato dal commento su Facebook dell’assessore all’istruzione di San Stino di Livenza, Valentina Pavan, in risposta a un post di Matteo Salvini, è terminato con le dimissioni.
Ieri mattina Pavan ha consegnato la lettera al sindaco Matteo Cappelletto che ne ha preso atto ed espresso la propria solidarietà, non solo alla propria «fedelissima» ma pure alla sua famiglia perché, come spesso avviene in questi casi, più di qualcuno è andato oltre con minacce e commenti pesanti. «Ritengo doverose le dimissioni per il rispetto delle Istituzioni che in questo momento sono chiamata a rappresentare – spiega l’ormai ex assessore - Come ho già avuto modo di dire, il mio commento è stato un errore, che in alcun modo voleva essere una minaccia o un invito alla violenza. Sentimenti che non mi appartengono e dai quali mi dissocio nella maniera più assoluta». «Quando un rappresentante delle Istituzioni sbaglia – continua la lettera - deve assumersi la responsabilità di scelte anche forti proprio per garantire un clima di serenità al lavoro dell’amministrazione e di rappresentanza della collettività». Il diretto interessato, Salvini, commenta con ironia: «Pazzesco, pensate se lo avesse fatto un leghista».
Le scuse non sono state sufficienti a frenare l’indignazione dell’opinione pubblica e della politica, ad iniziare dal Carroccio che a livello locale aveva subito invocato le dimissioni. Va detto però che anche il Pd, in maggioranza a San Stino, con il commissario per l’area metropolitana Paolo Coppola aveva preso le distanze dal commento di Pavan. Cappelletto però la difende: «Prendo atto delle dimissioni – spiega - e non posso che ammirare il senso di rispetto per le Istituzioni, per l’assoluta lontananza da un certo modo di fare e di pensare che in queste ore le viene ingiustamente vestito addosso. Una scelta non scontata o dovuta, che manifesta la coerenza e l’onestà intellettuale».
Questione conclusa? Tutt’altro: «In queste ore un clima pesante e violento sta coinvolgendo me e purtroppo anche la mia famiglia – aggiunge Valentina Pavan - con minacce gravi che verranno denunciate a chi di dovere».