Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
West Nile, il virus colpisce una venticinquenne E’ in rianimazione
La giovane di Silea, già debilitata da una malattia, è ricoverata in Rianimazione L’esperto: «Virus imprevedibile. Il numero di casi cresciuto in modo esponenziale»
Una giovane di 25 anni, colpita dal virus West Nile, è ricoverata in rianimazione a Treviso. La giovane, immunodepressa a causa di una grave patologia, non si era mossa da casa nelle scorse settimane così l’usl ha attivato il Comune di residenza per gli interventi di disinfezione.
Il suo corpo è già debole, a soli 25 anni sta affrontando una malattia che lascia un solco profondo, fisico e psicologico. Ma per quella puntura di zanzara, è in rianimazione e le sue condizioni sono gravi.
È ricoverata da due giorni all’ospedale di Treviso con un’encefalite una giovane residente a Silea, nell’hinterland del capoluogo, immunodepressa, già paziente ematologica del Ca’ Foncello, colpita dal virus West Nile. A causa delle sue compromesse condizioni di salute non si è mossa di casa in questo periodo e quindi l’usl 2 e il dipartimento di igiene hanno individuato nei dintorni dell’abitazione la presenza dell’insetto: il Comune ha prontamente contattato una ditta che nei prossimi giorni provvederà alla disinfestazione.
«La paziente percepisce lievissimi miglioramenti – spiega Roberto Rigoli, responsabile dell’unità operativa di Microbiologia di Treviso -. È arrivata in ospedale mercoledì, ricoverata nel reparto di malattie infettive, ma il peggioramento delle sue condizioni ha richiesto il trasferimento in rianimazione». La famiglia le è sempre accanto: è forte la preoccupazione dei genitori, che assistono la figlia nella difficile battaglia contro la malattia, e ora devono cominciarne un’altra.
In Veneto (bollettino della scorsa settimana, ultimo disponibile) sono 174 i casi di West Nile rilevati: in dodici pazienti le conseguenze sono state letali. Si trattava di persone anziane o con patologie gravi.«seguiamo questo virus da dieci anni - spiega Federico Gobbi infettivologo dell’irccs Sacro Cuore Don Calabria per le Malattie infettive e tropicali di Negrar (Verona) - il picco si verifica sempre fra la fine di agosto e inizio di settembre ma quest’anno un clima molto caldo e umido favorisce la moltiplicazione delle zanzare». È un virus «unpredictable» secondo il responsabile delle Arbovirosi Cdc di Atlanta (Usa): «Imprevedibile – sottolinea l’esperto - da cui possiamo aspettarci di tutto. Quest’anno però il numero dei casi è esponenzialmente cresciuto rispetto al passato. Le prime avvisaglie si sono verificate già a inizio giugno, facendo presumere un’estate con un maggior numero di casi e infatti ad oggi si contano già cinquanta forme neuroinvasive». Quindi di maggiore gravità rispetto all’ultimo decennio. «La mortalità è bassa rispetto ad altri virus – rileva Gobbi - con un decesso ogni 2.500 infetti e dieci forme men in go encefaliche. In 490 casi si presenta con sintomi influenzali e in duemila non ha sintomi. Ma c’è un triplice problema, per il West Nile. Primo: non c’è vaccino. Secondo: non c’è una terapia eziologica. Terzo: viene trasmesso dalla zanzara più comune, la zanzara Culex».
I consigli sono gli stessi che da mesi vengono ripetuti dalle aziende sanitarie: evitare le acque stagnanti nei pressi delle abitazioni e usare un repellente sulla cute e gli indumenti. Alle amministrazioni locali la Regione ha chiesto di provvedere a disinfestazioni urgenti, in accordo con le Usl.
Il Comune di Silea si sta attrezzando per un’ulteriore intervento di disinfestazione. «La larvicida standard è già stata completata, come da calendario, concordata con l’usl 2 su caditoie, aree pubbliche, parchi e scuole – commenta il sindaco Rossella Cendron ma procederemo a un’ulteriore attività preventiva con disinfestante adulticida. Chiediamo anche ai privati uno sforzo. Sarebbe importante che la Regione riuscisse a erogare fondi straordinari per incentivare i cittadini a procedere alle necessarie manutenzioni».