Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Il polo tra lusso e hi-tech che rottama i capannoni
Show room e spazi produttivi, con un investimento da 35 milioni: ecco l’area Margraf
Nell’area produttiva dismessa nasce un polo industriale con quattro aziende, dalla Margraf alla Perlini, all’insegno del lusso e dell’alta tecnologia, che rottama il concetto tradizionale di capannone. Succede a Gambellara.
E l’area industriale dismessa rinasce come polo industriale di nuova generazione, tra lusso e hi-tech. Era rimasta abbandonata per anni, l’area Perlini, a Torri di Confine, a cavallo tra le province di Vicenza e Verona. E l’ultimo sussulto di vita era stata la tumultuosa assemblea che Popolare di Vicenza aveva tenuto qui, il 5 marzo 2016, per la trasformazione in spa. Assemblea tenuta lì proprio perché con i suoi spazi era tra le poche aree capaci di tenere migliaia di persone, in forza dei suoi 160 mila metri quadrati di cui 75 mila coperti, in cui ai tempi d’oro venivano montati gli enormi dumper da cava Perlini. Adesso quello stesso sito si trasforma in un polo industriale di ultima generazione, che verrà inaugurato oggi alle 11.30, dopo un intervento che ha rivoltato come un calzino gli spazi dismessi, con un investimento di 35 milioni di euro e che diventa un simbolo della ripartenza economica.
«Bisogna guardare al futuro. Questo diventerà uno dei simboli del Veneto, e magari lo chiameremo il chilometro verde, vista il prato che abbiamo voluto», dice senza timori Silvio Xompero, presidente di Margraf, l’azienda di lavorazione del marmo che ha messo in piedi l’ambizioso progetto, comprando l’area. «E la cosa bella è che l’abbiamo realizzato partendo da un capannone in cui dentro non c’erano più che topi. Una sfida, che però rifaremmo volentieri. Il mondo sta cambiando molto velocemente e con esso anche le aziende e il loro modo di lavorare. Una cosa così cinque anni fa era impensabile».
E questo non solo per l’arcolitico, l’arco parabolico alto 15 metri, straordinario biglietto da visita ben visibile passando dall’autostrada, progettato al computer e realizzato in marmo fior di pesco carnico tagliato con un telaio a controllo numerico, che pare aver trasformato il marmo in pongo. Ma anche per quanto finirà nell’«area Margraf», definito «un vero polo dell’eccellenza del made in Italy», posto in un punto strategico del Veneto, a pochi passi dall’uscita dell’a4 di Montebello.
A partire da quanto la stessa azienda del marmo con sede a Chiampo, 65 milioni di euro di ricavi previsti nel 2018, infilerà nel suo polo logistico da oltre 17 mila metri quadrati, che sovverte quanto visto fin qui. Perché si trasforma in uno show room del marmo, in cui si possono vedere 50 mila lastre, dai marmi e graniti fino ai materiali tecnici, distribuite lungo un percorso che si sviluppa su 4 chilometri. Un labirinto
del bello pensato per progettisti e professionisti che lavorano a stretto contatto con Margraf, ad iniziare da quelli dei gruppi della moda che affidano in licenza i loro marchi, come Versace e Moschino. E che avranno a disposizione anche un bistrot con sale riunioni e camere per potersi fermare la sera.
Il tutto con un occhio all’era digitale. «Abbiamo comperato le mini car per i campi da golf per percorrere il nostro showroom - dice Xompero -. Il modo di lavorare con i nostri clienti è tutto cambiato con il digitale e la possibilità di consultare il nostro archivio in Internet. Ma qui si possono toccare i nostri blocchi uno per uno, come qualcosa di unico. E infatti non sono infrequenti i casi di clienti che entrano con un’idea e ne escono avendola totalmente cambiata».
E poi a fianco di Margraf si insediano tre aziende: le pompe Ebara e il polo produttivo delle finestre Diquigiovanni, con 500 persone. Ma c’è anche il reinsediamento di Perlini Machinery, l’azienda che ha acquistato i brevetti della Perlini storica e che rimetterà in produzione i dumper. «Quando hanno visto cosa stavamo facendo l’hanno voluto anche loro - conclude Xompero -. L’italia può star in piedi solo se si sposta sull’eccellenza, se combina qualità, servizio e prezzo. In poli industriali come questo».
” Xompero Cinque anni fa era impensabile Diventerà un simbolo del Veneto
” Resteremo in piedi solo puntando sulla eccellenza e su siti come questo