Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
«Centro congressi, non si torna indietro»
Malumori delle categorie, summit dei tre soci per ribadire la linea comune
Nessun passo indietro. Il centro congressi che si sta realizzando in Fiera non si discute. È questo l’esito dell’incontro tenutosi ieri, a Palazzo Moroni, tra il sindaco Sergio Giordani, il presidente della Camera di Commercio Antonio Santocono e quello della Provincia Enoch Soranzo.
I tre soci pubblici, che dopo l’uscita dei francesi di Gl Events sono non solo sono i proprietari, ma anche i gestori del quartiere espositivo di via Tommaseo (pure se l’organizzazione degli eventi fa ancora capo alla Geo Spa), si sono detti d’accordo nel proseguire la costruzione dell’opera, malgrado i dubbi sulla sua sostenibilità finanziaria manifestati, nelle scorse settimane, da alcuni rappresentanti delle categorie economiche.
In primis, dal presidente dell’ascom Patrizio Bertin e da quello dell’upa Roberto Boschetto.
In proposito, il nuovo numero uno dell’istituto camerale è stato molto netto, sposando in toto la linea del suo segretario generale Maurizio Pirazzini: «Se qualcuno ha delle perplessità sul centro congressi – ha scandito Santocono – non deve esprimerle sulle pagine dei giornali, ma negli organismi preposti». Ovvero la giunta e il consiglio della Camera di Commercio, entrambi già convocati (forse non a caso) per mercoledì prossimo. Intanto, sul retro di via Tommaseo, i lavori (affidati alla Vittadello Spa) proseguono. E all’inaugurazione dell’opera progettata dall’archistar giapponese Kengo Kuma, dando retta al countdown all’ingresso del cantiere, mancano 371 giorni. I tre soci pubblici, per il centro congressi, hanno investito più di 20 milioni di euro. E quindi sarebbe inopportuno, anche legalmente, fare marcia indietro ora che la realizzazione sta entrando nel vivo. Più o meno sottotraccia, però, qualche malumore resta.