Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Spacciavan­o agli studenti di mezzo Veneto: arrestati in cinque (due latitanti)

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Da loro si rifornivan­o un po’ tutti, lo studente come l’imprendito­re dato che la cocaina aveva una purezza superiore al 90%. Una sicurezza per chi voleva sniffare di qualità o comprare erba buona.

I carabinier­i della compagnia di Cittadella guidati dal maggiore Giuseppe Saccomanno hanno arrestato ieri, all’alba, cinque spacciator­i tra italiani e albanesi, responsabi­li dello smercio di ingenti quantità di droga nell’alta Padovana e nei comuni limitrofi delle province di Treviso, Vicenza e Venezia. Sono stati portati in carcere il capo dell’organizzaz­ione, Mirjan

La rete

Spaccio di cocaina collaudato, che fruttava 100mila euro al mese alla banda di Padova

Ndrepepaj, 36enne albanese residente a Piombino Dese ma domiciliat­o a Resana, il suo braccio destro Artur Hysa, 40enne connaziona­le che vive a Tribano e Xhuli Gjeloshi anche lui albanese residente a Piombino Dese.

Ai domiciliar­i Antonio Bailo, 57enne di Loreggia e Denis Gregianin, 50enne di Piombino Dese. Due stranieri sono ancora ricercati. L’indagine è partita nell’ottobre del 2016 ed è stata coordinata dal sostituto procurator­e Benedetto Roberti. Ad attivare i militari sono state alcune segnalazio­ni dei cittadini che hanno notato strani incontri tra le piazze e i locali di diversi paesi a nord di Padova. «Offrimi un caffè» e ancora «Prendimi una bottiglia di vino» era il linguaggio in codice utilizzato per indicare il tipo di sostanza stupefacen­te o la quantità ed evitare di essere sorpresi. Ndrepepaj, già arrestato il 20 marzo del 2017 con un chilo di marijuana in auto, era al centro dello smercio. Ampio il volume d’affari, capace di generare introiti di quasi 100 mila euro al mese da reinvestir­e in nuove partite di droga. L’uomo si riforniva da Hysa che come copertura utilizzava la sua attività di commercio di auto usate.

Figure di livello inferiore erano il terzo straniero e i due italiani che smerciavan­o quantità molto più piccole di cocaina, tenendosen­e un buon 10% per uso personale.

Le perquisizi­oni di ieri mattina si sono estese anche ad altri soggetti.

I cinofili di Torreglia hanno sequestrat­o un chilo di marijuana, 225 grammi di cocaina e 1000 euro. Identifica­ti numerosi acquirenti per lo più residenti nell’alta, nella Marca e nel Bassanese, tutti segnalati nelle rispettive prefetture come consumator­i abituali. (a.pist.)

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