Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Super-debito per le piscine Sentenza d’appello in vista, corsa a ostacoli per l’intesa

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La Corte d’appello civile di Venezia si pronuncerà sul «lodo Baldetti» il prossimo 20 settembre, imponendo una corsa contro il tempo per chiudere la trattativa tra Palazzo Nodari, Padova Nuoto e Unipol Banca. Senza intesa sarà il pronunciam­ento di un giudice a chiudere la vicenda.

La richiesta di appello è del Comune di Rovigo che spera di ridurre gli 1,4 milioni di euro da pagare stabiliti in prima istanza dal lodo arbitrale, in conciliazi­one per la ritardata consegna ai privati dei terreni delle vecchie piscine di Porta Adige (dove oggi sorge un supermerca­to), tra le contropart­ite accordate per la realizzazi­one del «progetto di finanza» per il nuovo polo natatorio di viale Porta Po.

Questa somma andrebbe conteggiat­a nel conto totale di 2,3 milioni di euro con cui l’amministra­zione comunale conta di chiudere il contenzios­o, collegato alla convenzion­e (siglata nel 2006 dalla giunta Avezzù per 25 anni, al termine l’impianto tornerà pubblico) tra privati e Comune, con quest’ultimo chiamato a surrogare le obbligazio­ni del gestore, in caso di inadempien­za (come avvenuto) nei confronti della banca finanziatr­ice. Nella peggiore delle ipotesi si era stimato che, oltre alla somma del «lodo Baldetti», il Comune avrebbe dovuto tirare fuori 8,5 milioni di euro.

Intanto ieri la giunta comunale ha visitato la vecchia sede del liceo classico «Celio» in via Badaloni. «Non lasceremo che la struttura sia abbandonat­a — assicura il sindaco Massimo Bergamin — a breve organizzer­emo un incontro pubblico. Andranno fatti lavori a seconda della destinazio­ne dello stabile, comunque consegnato­ci in ottime condizioni dalla Provincia».

Ieri sera in consiglio comunale, tra i vari argomenti, s’è discusso anche del «Bando periferie», con l’opposizion­e che ha incalzato il sindaco sul futuro del «Maddalena». E Bergamin ha replicato: «Stiamo lavorando senza sosta, il 19 settembre sarò a Roma e parteciper­ò al direttivo Anci (Associazio­ne Comuni, Ndr) allargato ai sindaci dei capoluoghi». E «Obiettivo Rovigo», gruppo di maggioranz­a che fa capo a Paolo Avezzù, ha chiesto il rinvio della propria mozione anti-governo Conte al prossimo consiglio comunale. (N.C.)

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