Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
La Finanza intercetta 6,5 tonnellate di molluschi. Danni ambientali e commerciali
Un maxi-sequestro di vongole «novelle» Stangata sui bracconieri: multe e denunce
Sei tonnellate e mezzo di semina di vongole, cioè di molluschi ancora allo stadio giovanile, sequestrate l’altro ieri dai militari della Guardia di Finanza a Rosolina. Si tratta di uno dei «colpi» più grossi messi a segno negli ultimi anni sul fronte del contrasto al commercio abusivo di vongole.
A finire nei guai bracconieri che, oltre ad aver provocato un grave danno all’ambiente lagunare, avrebbero arrecato seri problemi alle regole di mercato danneggiando gli operatori del settore ittico responsabili e rispettosi delle norme. Dopo i controlli veterinari dell’usl 5 «Polesana», le sei tonnellate e mezzo di novellame sequestrato sono state rigettate in acqua, così da mantenerne la vitalità e non arrecare ulteriori danni all’ecosistema.
I finanzieri della Tenenza di Adria, della Brigata di Loreo e delle Sezioni operative navali di Chioggia e Porto Levante sono entrati in azione alle prime luci dell’alba di mercoledì scorso lungo la «Romea» all’altezza di Rosolina. Dentro quattro furgoni fermati lungo la Statale 309 rinvenute 215 ceste contenenti la pregiata semina da vongole. Prodotto destinato non solo al mercato nero polesano, come appurato dalle Fiamme Gialle, ma anche alle province di Venezia e Ferrara.
La semina di vongole è attualmente ricercatissima perché in questo periodo dell’anno scarseggia sul mercato a causa del divieto di pesca. Grazie al sequestro dell’altro ieri non è arrivato sul mercato un quantitativo di prodotti ittici il cui valore commerciale supera abbondantemente i 45.000 euro. Con questo intervento la Guardia di Finanza ha interrotto un traffico di novellame ittico che sarebbe stato posto illecitamente sul mercato al prezzo medio di circa 7 euro al chilo e che avrebbe alimentato la filiera della vendita in nero.
A carico dei conducenti dei quattro automezzi, oltre a violazioni in materia di Codice della Strada, multe relative alla disciplina nazionale e comunitaria sulla tracciabilità e sul commercio dei prodotti ittici per circa 16.000 euro, che possono arrivare fino ad un massimo di 48.000 euro.
L’intervento di ieri conferma una volta di più come la «Romea» sia il canale di trasporto prediletto quando si tratta di grossi carichi di prodotti ittici «irregolari». A fine agosto sempre le Fiamme Gialle rodigine hanno sequestrato lungo la Statale 309 una tonnellata di vongole del valore commerciale di circa 6.500 euro perché quasi tutto il pescato non era tracciabile.