Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

La Finanza intercetta 6,5 tonnellate di molluschi. Danni ambientali e commercial­i

Un maxi-sequestro di vongole «novelle» Stangata sui bracconier­i: multe e denunce

- Antonio Andreotti

Sei tonnellate e mezzo di semina di vongole, cioè di molluschi ancora allo stadio giovanile, sequestrat­e l’altro ieri dai militari della Guardia di Finanza a Rosolina. Si tratta di uno dei «colpi» più grossi messi a segno negli ultimi anni sul fronte del contrasto al commercio abusivo di vongole.

A finire nei guai bracconier­i che, oltre ad aver provocato un grave danno all’ambiente lagunare, avrebbero arrecato seri problemi alle regole di mercato danneggian­do gli operatori del settore ittico responsabi­li e rispettosi delle norme. Dopo i controlli veterinari dell’usl 5 «Polesana», le sei tonnellate e mezzo di novellame sequestrat­o sono state rigettate in acqua, così da mantenerne la vitalità e non arrecare ulteriori danni all’ecosistema.

I finanzieri della Tenenza di Adria, della Brigata di Loreo e delle Sezioni operative navali di Chioggia e Porto Levante sono entrati in azione alle prime luci dell’alba di mercoledì scorso lungo la «Romea» all’altezza di Rosolina. Dentro quattro furgoni fermati lungo la Statale 309 rinvenute 215 ceste contenenti la pregiata semina da vongole. Prodotto destinato non solo al mercato nero polesano, come appurato dalle Fiamme Gialle, ma anche alle province di Venezia e Ferrara.

La semina di vongole è attualment­e ricercatis­sima perché in questo periodo dell’anno scarseggia sul mercato a causa del divieto di pesca. Grazie al sequestro dell’altro ieri non è arrivato sul mercato un quantitati­vo di prodotti ittici il cui valore commercial­e supera abbondante­mente i 45.000 euro. Con questo intervento la Guardia di Finanza ha interrotto un traffico di novellame ittico che sarebbe stato posto illecitame­nte sul mercato al prezzo medio di circa 7 euro al chilo e che avrebbe alimentato la filiera della vendita in nero.

A carico dei conducenti dei quattro automezzi, oltre a violazioni in materia di Codice della Strada, multe relative alla disciplina nazionale e comunitari­a sulla tracciabil­ità e sul commercio dei prodotti ittici per circa 16.000 euro, che possono arrivare fino ad un massimo di 48.000 euro.

L’intervento di ieri conferma una volta di più come la «Romea» sia il canale di trasporto prediletto quando si tratta di grossi carichi di prodotti ittici «irregolari». A fine agosto sempre le Fiamme Gialle rodigine hanno sequestrat­o lungo la Statale 309 una tonnellata di vongole del valore commercial­e di circa 6.500 euro perché quasi tutto il pescato non era tracciabil­e.

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Un valore da 45 mila euro Il «novellame» sequestrat­o Tanto si sarebbe ricavato dalla vendita sul mercato clandestin­o

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