Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Piccole, Medie e Internazio­nali Quando la crescita non ha confini

- R.E.

Chi l’ha detto che, per competere sui mercati internazio­nali, c’è bisogno di una «taglia forte»?

In quest’epoca, temprata da un decennio di crisi che ha operato un’autentica selezione darwiniana tra le nostre aziende, si sta verificand­o esattament­e il contrario: la sfida della competizio­ne globale è diventata pane, e quindi lavoro quotidiano, anche per migliaia di classiche Piccole e medie imprese, che statistica­mente rappresent­ano più del 90% della forza aziendale a Nordest.

Sia per necessità oppure per intuizione, fatto sta che la Grande Crisi ha avuto l’effetto di spalancare gli occhi a tutti: se si vuole riprendere a crescere e, nello stesso tempo, mettersi al riparo dall’altalena degli andamenti congiuntur­ali, uscire dai confini di casa è diventata una strada praticamen­te obbligata.

Questo tema strategico è il cuore di «Piccole, Medie, Internazio­nali – Le Pmi alla sfida della crescita senza confini», l’appuntamen­to pubblico organizzat­o da Corriere Veneto-corriere Imprese e da Banca Patavina Credito Cooperativ­o per martedì prossimo, a partire dalle 18, nel centro conferenze di piazza Zanellato alla Stanga, Padova.

Imprendito­ri, economisti ed esponenti del mondo del credito dibatteran­no sulla «questione internazio­nale», tenendo come filo conduttore una ricerca ad hoc, «L’espansione internazio­nale delle medie imprese», alla quale hanno lavorato sulle due sponde dell’atlantico l’università di Padova, con il docente di organizzaz­ione aziendale Diego Campagnolo, e il Fisher college of business della Ohio State University. Perché anche agli americani interessa studiare i contenuti di originalit­à del fenomeno (vincente) delle Pmi alla nordestina. «Vogliamo andare a fondo tanto sulle mosse vincenti quanto sugli errori commessi – anticipa Campagnolo - e passeremo al setaccio le tappe fondamenta­li di penetrazio­ne nei vari mercati. Ma, soprattutt­o, guarderemo ai risultati ottenuti. E li metteremo a confronto con chi, invece, è rimasto fermo dentro le mura domestiche».

L’evento di martedì 18 sarà aperto, con un tocco di bon ton internazio­nale, da Tiziana Busato, esperta di galateo e cerimonial­e. Perché, quando si va all’estero per combinare affari, è un vantaggio e a volte una necessità conoscere le abitudini e l’attenzione per la forma di chi si ha davanti, pena il rischio di veder sfumare sul nascere una buona opportunit­à di business.

Seguirà l’illustrazi­one della ricerca sull’internazio­nalizzazio­ne da parte del professor Campagnolo, che aprirà la strada alla tavola rotonda tra alcuni protagonis­ti dell’economia veneta proiettata oltreconfi­ne: gli imprendito­ri Laura Calzavara (Ad di Punto Ciemme, azienda veneziana specializz­ata in allestimen­ti fieristici), Nico Pittarello (presidente della padovana Transpack, imballaggi industrial­i) e Roberto Pavin, direttore finanziari­o della Sirmax di Cittadella, autentica multinazio­nale tascabile nel settore delle materie plastiche; i manager Franco Conzato, direttore di Promex (l’azienda speciale per l’internazio­nalizzazio­ne della Camera di commercio di Padova) ed Enrico Duranti, direttore generale di Iccrea Banca Impresa.

L’analisi conclusiva del dibattito sarà affidata a Paolo Gubitta, docente di organizzaz­ione aziendale all’università di Padova. La serata sarà completata da un aperitivo di networking tra il pubblico e i relatori.

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Economisti­I docenti di organizzaz­ione aziendale dell’università di Padova, Diego Campagnolo (a sinistra) e Paolo Gubitta, faranno parte del panel dell’evento

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