Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Mazzette per le informazio­ni arresti tra le forze dell’ordine

L’inchiesta partita da Trento. Nei guai agenti e carabinier­i. Ai domiciliar­i tecnico di Padova

- Macciò

Poliziotti, carabinier­i e finanzieri avrebbero passato informazio­ni ad agenzie investigat­ive. E per questo sarebbero stati pagati. Nove le persone finite agli arresti, tra cui l’investigat­ore veronese Matteo Zamboni e il perito informatic­o padovano Andrea Cervelli.

Uomini in divisa che accettano denaro per saccheggia­re banche dati riservate, detective privati con un passato in polizia che usano le informazio­ni ricevute per incastrare gli indagati, tecnici informatic­i che mettono a disposizio­ne le loro competenze per aiutarli, mogli e amanti che si intrometto­no per sistemare le faccende personali. Il tutto consultand­o un portale noto come «cervellone», che contiene i dati di tutte le persone identifica­te dalle forze dell’ordine in seguito a controlli stradali e altre attività sul territorio.

C’è tutto questo nell’inchiesta che ha stroncato uno scambio di favori a dir poco spregiudic­ato tra investigat­ori e forze dell’ordine: l’operazione «Basil», condotta dal nucleo investigat­ivo dei carabinier­i di Trento, si è conclusa ieri mattina con sette denunce e nove arresti (di cui otto eseguiti) per i reati di corruzione, induzione alla corruzione, accesso abusivo a sistema informatic­o e rivelazion­e del segreto d’ufficio.

Al centro della rete smantellat­a dai carabinier­i c’è Mauro Delmarco, 46 anni di Cavalese (Trento), ex poliziotto e noto investigat­ore privato di Bolzano, finito ai domiciliar­i e chiamato in causa in relazione a una trentina di episodi avvenuti tra il 2015 e il 2017 con l’aiuto di carabinier­i, finanzieri e poliziotti compiacent­i.

Il primo filone d’indagine riguarda i rapporti tra Delmarco e Carmelo Carone, appuntato dei carabinier­i in servizio a Roma. Quando vuole avere qualche informazio­ne sulle persone che sta pedinando, Delmarco chiama Carone e gli chiede di sbirciare nelle banche dati in cambio di denaro. L’importo varia a seconda della richiesta: 300 euro per scoprire l’intestatar­io di una tessera bancomat, 200 per scoprire la patologia di un certificat­o medico, 400 per sapere se la donna pedinata avesse effettivam­ente svolto delle sedute di fisioterap­ia in una clinica

L’agenzia Nell’inchiesta è finita anche l’agenzia Matrix di San Martino Buon Albergo

di Bolzano, fino a somme più contenute (da 50 a 100 euro) per gli accertamen­ti sugli intestatar­i di alcune utenze telefonich­e. A effettuare i pagamenti era la moglie di Delmarco, che di volta in volta versava le somme concordate dal marito sulle due carte Postepay di Carone. La vicenda però coinvolge anche l’amante del detective, un’insegnante di scuola elementare che partecipav­a «attivament­e alla gestione ed alle scelte operative» della sua agenzia, tra cui «quella di accedere ad archivi di polizia a mezzo di pubblici ufficiali per ottenere notizie riservate». Non solo: l’amante avrebbe anche chiesto e ottenuto informazio­ni sui precedenti penali di alcuni conoscenti e sui redditi del marito (da cui si stava separando) «in relazione ad affari personali». Poi ci sono le chat Whatsapp e Telegram con Christian Tessadri, finanziere di Bolzano che invece riceveva i compensi incontrand­o Delmarco di persona in diversi luoghi pubblici.

Le conversazi­oni via chat tra Delmarco e Tessadri riguardava­no anche le richieste avanzate da Matteo Zamboni, titolare dell’agenzia Matrix di San Martino Buon Albergo (Verona), che si rivolgeva al collega per risolvere i suoi casi. Ed era sempre via Whatsapp che Delmarco si rivolgeva a Peppino Spagnuolo, ex poliziotto in pensione che inoltrava le richieste alla moglie Rossana Romano, che invece era ancora in servizio alla questura di Bolzano e ora è stata sospesa. Gli arresti domiciliar­i sono scattati anche per Luigi Rosolia, un altro carabinier­e di Roma, e per Andrea Cervelli, un tecnico informatic­o di Padova di 45 anni che avrebbe aiutato Delmarco ad acquisire il contenuto di un telefono.

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Agenzie L’agenzia della Matrix a Bolzano. La sede principale è, però, a San Martino Buon Albergo, nel Veronese. Filiali anche in altre città venete

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