Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Manifattura, l’export ora rallenta Bonomo: «Più ombre che luci»
Confartigianato: in 6 mesi vendite cresciute del 3% ma l’emilia fa meglio
«Cresciamo, ma meno del Nord Est, l’emilia Romagna ci ha superati e i settori in cui si concentrano il maggior numero di micro e piccole imprese soffrono». Nonostante le vendite di prodotti veneti all’estero abbiano raggiunto un valore di 30 miliardi e mezzo di euro in sei mesi, il 3% in più di quanto fatto registrare nello stesso periodo un anno fa, per Agostino Bonomo non è il caso di abbassare la guardia. Commentando le elaborazioni del proprio ufficio studi sulla base di dati Istat, il presidente di Confartigianato Imprese Veneto ha sottolineato che «30 miliardi e mezzo di euro in sei mesi e il 3 per cento in più sono dati confortanti e importanti, che danno la cifra del ruolo fondamentale che l’export sta svolgendo per l’economia della nostra regione», anche se «dagli stessi numero colgo alcuni aspetti allarmanti che, proprio per il valore che do al fenomeno, credo non vadano sottovalutati e anzi affrontati con le debite contromisure».
A far scattare il campanello d’allarme in Bonomo è innanzitutto il dato sulla crescita della vicina Emilia Romagna, che nello stesso periodo ha fatto registrare un +5,2% e che grazie a questo progresso è riuscita a superare il Veneto per valore dell’export, ma forse ancor di più il confronto con la crescita media nazionale, attestatasi al +3,8%. «Il sorpasso non è drammatico ma non va sottovalutato — riprende il presidente di Confartigianato — soprattutto se lo si legge assieme al dato complessivo del Nord Est». Meglio di noi, oltre all’emilia Romagna, fanno anche Trentino (+4,4%) e Friuli (+17,1%). Focus ulteriore, e particolare elemento di preoccupazione per Bonomo, il fatto che «i settori dove si concentrano il maggior numero di Mpi sono cresciuti ancora meno, del 2 per cento» e inoltre «la nostra propensione verso l’extra Unone europea è al palo».
Sempre stando ai dati elaborati e diffusi dalla confederazione degli artigiani, infatti, i mercati verso i quali tradizionalmente sono orientate le merci prodotte in Veneto tengono - Germania e Francia sono cresciute del 6,7% e del 6,2% - mentre il resto del mondo è in calo: le vendite negli Stati Uniti sono diminuite dell’1,1%, in Cina dello 0,4%, in Russia dello 0,7%, verso Hong Kong del 9,1% e negli Emirati Arabi addirittura del 16,8%.
In generale piacciono molto i prodotti ottici (+12,9%), quelli del tessile (+6,2%) e dell’abbigliamento (+4,8%). Buone le performance del manifatturiero trevigiano, il migliore delle sette province, capace di generare vendite all’estero per 6,65 miliardi.
«Servono contromisure per intervenire sulle criticità» sostiene Bonomo, che da un lato auspica «un ruolo importante del nostro governo in politica internazionale europea per sedare almeno alcune delle crisi commerciali mondiali in atto» e dall’altro ricorda che la confederazione ha «sostenuto lo storico accordo tra Regione, Ebav e Camere di commercio per la promozione delle aziende di piccole dimensioni ma con prodotti ad alto potenziale».