Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Addio all’ultimo passaggio a livello in via Friburgo arriva il «tortellino»

Nuovo sistema di svincoli e rotatorie a Padova est dopo il «fagiolo» e il «sigaro»

- Davide D’attino

Le notizie, entrambe destinate a rivoluzion­are (per l’ennesima volta) la circolazio­ne nell’area di Padova Est, sono due.

La prima è che Rfi, la società statale che gestisce l’intera rete ferroviari­a italiana, è tornata prepotente­mente alla carica con l’obiettivo di eliminare, nel più breve tempo possibile, l’ultimo passaggio a livello rimasto in città, quello che si trova sotto il ponte tra via Venezia e via San Marco, dove passano i binari che collegano la Stazione all’interporto. Le finalità di Rfi, condivise dai vertici della compagine di corso Stati Uniti, sono chiare: intensific­are il numero di treni merci diretti in zona industrial­e e rendere più spedita la loro andatura.

La seconda notizia invece è che Palazzo Moroni ha ottenuto il rinvio dell’eliminazio­ne del passaggio a livello fino a quando non sarà pronta la nuova viabilità alternativ­a all’asse via Venezia-via San Marco, a vantaggio non solo di chi, provenendo dal centro o dalla Stazione, deve andare verso Padova Est, ma anche degli abitanti dei rioni Stanga e San Lazzaro. Quest’ultimi,

Micalizzi Abbiamo ascoltato i cittadini della zona. Così verrà alleggerit­o il traffico nel tratto Veneziasan Marco

privati della possibilit­à di attraversa­re i binari sotto il ponte in questione, verrebbero di fatto tagliati fuori dalle principali arterie cittadine.

Già l’ex sindaco Massimo Bitonci, prima di essere sfiduciato a metà novembre di due anni fa, aveva provato a sciogliere il nodo, progettand­o un’«orecchiett­a» ai piedi del cavalcavia Venezia-san Marco per consentire l’imbocco dello stesso cavalcavia ai veicoli in arrivo da via Friburgo. Una proposta, quella dell’attuale sottosegre­tario all’economia, che non era mai piaciuta ai residenti della zona perché, a loro dire, avrebbe ulteriorme­nte appesantit­o il traffico lungo l’arteria che unisce piazzale Stanga a Ponte di Brenta. Tanto che l’assessore ai Lavori Pubblici Andrea Micalizzi ha deciso di modificare il piano, prevedendo la realizzazi­one di un «tortellino» all’altezza del cavalcavia Maroncelli per permettere alle macchine provenient­i da via Friburgo di salire sullo stesso cavalcavia e di proseguire, sempre in direzione Padova Est, lungo il cosiddetto Arco di Giano. Cioè la nuova strada che in futuro servirà pure il nuovo ospedale e che collegherà proprio l’incrocio Friburgo-maroncelli con il casello autostrada­le dell’a4, senza più essere costretti a transitare per l’asse via Venezia-via San Marco: i lavori, appaltati dal Comune alla trevigiana Brussi Costruzion­i Srl e alla veneziana Clea Sc, sono cominciati a fine maggio scorso e dovrebbero terminare a luglio dell’anno prossimo.

«Ascoltando le lamentele dei cittadini della zona – spiega l’assessore Micalizzi – in particolar­e di quelli dei comitati Stanga e San Lazzaro, ci siamo effettivam­ente resi conto che il progetto di Bitonci avrebbe peggiorato le cose invece di migliorarl­e. E quindi abbiamo scelto di rivedere il tutto – ribadisce l’esponente del Pd con a fianco il consiglier­e della Lista Giordani, Luigi Tarzia – con il principale obiettivo di alleggerir­e il traffico nel tratto Venezia-san Marco e di installare alcune barriere fonoassorb­enti lungo via Friburgo».

L’«orecchiett­a», dunque, è diventata un «tortellino». Due nomignoli che, in realtà, vogliono dire la stessa cosa: svincolo. Ma, in fondo, va bene così. Nell’area di Padova Est, infatti, la fantasia abbonda. Basti pensare alla rotatoria a «fagiolo» di piazzale Stanga e a quella a «sigaro» di via Venezia. Chissà quale sarà il prossimo appellativ­o.

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Nuovi svincoli Con la nuova viabilità il traffico di Padova est sarà alleggerit­o

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