Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
I «senior» della droga verso il processo
Chiuse le indagini su 24 over 60 che vent’anni fa controllavano lo spaccio
Erano i tempi dello spaccio notturno in zona Ippodromo o alla Stanga, quelli in cui a dare gli appuntamenti ai tossicodipendenti e a gestire lo smercio di hashish ed eroina erano italiani, criminali di una certa levatura che avevano fatto del malaffare un mestiere e che poi sono stati soppiantati dagli stranieri, per la maggior parte africani giunti con le guerre della primavera araba. Ora, a distanza di quasi dieci anni, è giunta la resa dei conti per i trafficanti del blocco padovano-veneziano, gli ex professionisti della droga che in questi anni sono finiti in carcere uno a uno per i più diversi motivi e che a breve dovranno affrontare un processo. Il pm Federica Baccaglini, che aveva ereditato l’indagine dalla collega padovana poi trasferita a Vicenza Orietta Canova, ha chiuso in questi giorni le indagini su 24 persone, conteggiando, grazie al tenace lavoro della squadra mobile di Padova al tempo diretta da Marco Calì quasi 400 cessioni di droga dall’estate del 2008 all’inizio del 2009. Alcuni degli indagati sono legati alla Mala del Brenta, che al tempo aveva ancora ramificazioni potenti nel territorio, prima di essere decimata dagli arresti e dall’età.
Tra i nomi noti ci sono quelli di Gianni Tonello, 61 anni, di San Giorgio delle Pertiche, più volte finito sotto indagine, e poi ancora Gianfilippo Boscolo, 52 anni di Villatora di Saonara condannato a 10 anni nel 2016, sempre per droga; Roberto Lazzaretto, 52 anni di Albignasego, finito nei guai nel 2013 e poi nel 2015, e poi ancora Geppino Petranzan, 68 anni, di Noventa padovana, cui la Mobile sequestrò una barca di lusso ormeggiata a Chioggia, amico di Ugo Soranzo, 66 anni, amico di Maniero e scagionato dopo una lunga indagine dall’omicidio di Antonella Bissolotti, splendida 32enne ammazzata e gettata in un fosso nel 1994, Tra gli indagati ci sono anche Mauro Michelotto e Luca Formaggio entrambi già nei guai per spaccio. La lista è lunga e sono pochi gli esponenti, tutti tra i 50 e i 65 anni, che non possano vantare un notevole curriculum criminale.