Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Padova, a Salerno con il treno della B
Trasferta da brividi all’arechi. Bisoli, che ritrova Sarno ma (ri) perde Madonna, cerca il colpo
Sveglia presto, anzi prestissimo, niente rifinitura della vigilia e traversata nel profondo sud col treno. Il Padova si presenta all’arechi per una trasferta da brividi contro la Salernitana con il vento in poppa e tanti consensi dopo quanto fatto nelle prime due giornate. Ci sono anche piacevoli novità, come la presenza fra i convocati per la prima volta da inizio campionato di Vincenzo Sarno, reduce dai quattro turni di squalifica. E pure sgraditi effetti collaterali in merito al recupero di Nicola Madonna, percorso improvvisamente interrotto da un guaio muscolare che lo terrà fuori dai campi da gioco per almeno un mese e mezzo. Tegola non da poco, in qualche modo comunque mitigata dalla consapevolezza, sia in società che nello staff tecnico, che dopo la rottura del legamento crociato del ginocchio dello scorso anno, qualche brutta sorpresa lungo il percorso si potesse anche incontrare.
«Mio figlio ha subito lo stesso infortunio di Madonna – sospira Pierpaolo Bisoli – e gli ho detto sin dall’inizio che in questi casi bisogna curare di più la gamba sana che quella malata, perché involontariamente si tende sovraccaricare il peso del corpo per almeno il 90% sulla prima. Perderemo Nicola per un periodo lungo di tempo, non so ancora quanto potrà essere, ma si tratta di una questione piuttosto seria. Ha avuto anche la sfortuna di scivolare al momento di calciare ad Abano, nell’ultima amichevole e si è creato questo brutto problema».
Nella lista dei convocati per Salerno non c’è nemmeno Giampiero Pinzi, che sembra sempre più ai margini della squadra, anche al di là dell’infortunio che lo ha rallentato nel corso delle ultime settimane. Come ha spiegato l’allenatore, il gruppo è numeroso e si dovranno compiere delle scelte, alcune delle quali dolorose, in tal senso vanno spiegate le esclusioni di Mazzocco e Cisco. Salernitana-padova, in carnet per oggi alle 15 allo stadio Arechi, sarà anche la terza tappa di un campionato sempre nella bufera. È di ieri la notizia dell’accoglimento del Tar del Lazio della richiesta di sospensiva della Pro Vercelli nei confronti della sentenza della Camera di conciliazione del Coni che, di fatto, rimette tutto in discussione. Pure il format della categoria, passato con un’evidente forzatura da 22 a 19 squadre. Scelta, quest’ultima, condivisibile nelle intenzioni, molto meno nella forma e nei modi, che hanno scatenato una serie di ricorsi infiniti.
Fatto sta che le partite di cinque squadre di C (Novara, Pro Vercelli, Catania, Ternana e Siena) sono state rinviate fino al prossimo 9 ottobre, creando un caos senza confini. Impossibile capire come finirà e come, nel caso, verrà cambiato un calendario già definito. Meglio pensare solo al campo. Bisoli pensa a qualche sorpresa, soprattutto davanti, dove Capello potrebbe finire fuori dall’undici titolare.