Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Isabella, il pm conferma le pene ai killer

Le richieste dell’accusa in Appello: 30 anni per i Sorgato, 16 e 10 mesi per la Cacco

- Macciò

Tutto secondo le attese, nella prima udienza del processo d’appello ai tre imputati dell’omicidio di Isabella Noventa, l’impiegata di Albignaseg­o scomparsa la notte del 15 gennaio 2016 e mai più ritrovata. Il pm ha chiesto la conferma delle condanne di primo grado per i fratelli Freddy e Debora Sorgato (trent’anni a testa) e Manuela Cacco (16 anni e 19 mesi). La sentenza di secondo grado è attesa per il 9 ottobre prossimo.

Trent’anni per Freddy e Debora Sorgato, 16 anni e 10 mesi per Manuela Cacco. Nella prima udienza del processo d’appello nell’aula bunker di Mestre, il procurator­e generale Giancarlo Buonocore ha chiesto la conferma delle condanne inflitte in primo grado all’uomo e alle due donne accusate di aver ucciso Isabella Noventa, l’impiegata di Albignaseg­o (Padova) scomparsa nella notte del 15 gennaio 2016 e mai più ritrovata.

La requisitor­ia è durata tre ore, quindi la parola è passata alle parti civili (la famiglia Noventa e Piero Gasparini, il marito separato di Isabela): gli avvocati Gian Mario Balduin ed Ernesto De Toni hanno ribadito il quadro che vede Freddy ossessiona­to da Isabella, Manuela gelosa di lei e Debora preoccupat­a dalle spese pazze del fratello innamorato. Nelle ultime tre ore, gli avvocati Roberto Morachiell­o e Luca Motta hanno difeso Debora puntando tutto sull’assenza di armi, sangue e movente. Freddy e Debora erano seduti in prima fila e si sono scambiati qualche cenno di intesa, mentre Manuela è rimasta alle loro spalle. Martedì prossimo si torna in aula per le conclusion­i della difesa di Debora e le difese degli altri imputati. La sentenza è attesa per il 9 ottobre.

In aula Ieri le richieste del pm e le arringhe dei legali di parte civile

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