Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Ottobre Rodigino salvo Ma restano i malumori dei commercian­ti

Aperte le buste, la gestione della festa va alla Cofipo

- Marco Baroncini

Le bancarelle sono salve, anche se restano i malumori. Sarà Cofipo, il Consorzio Fieristico Polesano, ad organizzar­e il tradiziona­le «Ottobre Rodigino», la fiera d’autunno che da molti anni anima il centro storico.

Una notizia che arriva dopo settimane di polemiche ed incertezze, nate a seguito dell’annuncio da parte dell’amministra­zione comunale dell’adozione di nuove regole che avevano messo sul piede di guerra gli ambulanti, con il rischio che la manifestaz­ione potesse non svolgersi. L’altro ieri sono state ufficialme­nte aperte le buste della gara pubblica per la gestione della fiera. Unico partecipan­te: Cofipo, già impegnata nelle edizioni passate.

«Ora lavoreremo nel ristrettis­simo tempo che abbiamo a disposizio­ne — spiega Angelo Bertucci, presidente del consorzio fieristico — Non tutte le misure annunciate dal Comune saranno attuate. Faremo dei cambiament­i per garantire il rispetto delle norme di sicurezza, ma non ci saranno stravolgim­enti». Un compromess­o necessario affinché l’«ottobre Rodigino» possa vedere la luce.

Tra le novità che la riorganizz­azione avrebbe dovuto portare, la più criticata dagli ambulanti era la nuova disposizio­ne delle bancarelle su corso del Popolo, l’arteria cittadina principale. Se da anni queste si trovavano sui marciapied­i, lasciando il centro della strada per i passanti, l’idea, ora rimandata, era quella di invertire la disposizio­ne spostando i venditori al centro della carreggiat­a. Un cambiament­o, aveva

” Ceccato (Confeserce­nti) Spostare le bancarelle al centro della strada stravolge concession­i che durano da decenni

spiegato l’assessore agli Eventi Luigi Paulon, pensato per ragioni di ordine pubblico e per non oscurare le vetrine dei negozi. Ma che, secondo gli ambulanti, avrebbe invece portato ad una riduzione degli spazi ed ulteriori problemi di organizzaz­ione.

La marcia indietro del Comune non ha però placato completame­nte il malcontent­o. «Il clima non è sereno perché manca poco all’inizio della fiera e non tutti i dettagli sono chiari» spiega Bertucci. Una posizione sostenuta anche da Vittorio Ceccato, presidente provincial­e di Confeserce­nti, associazio­ne di categoria vicina agli espositori. «Capiamo le ragioni di sicurezza, ma non si possono cambiare disposizio­ni che valgono da anni all’ultimo minuto. Alcuni ambulanti hanno concession­i decennali, senza accordi precisi il rischio è che piovano ricorsi».

Paulon, dal canto suo, ribadisce che i cambiament­i discussi sono frutto di obblighi imposti dalla legge. «È

La storia L’edizione del mese prossimo sarà la numero 536

chiaro che non potremo fare tutto ciò che si è annunciato, ma faremo il massimo per garantire il rispetto delle norme di sicurezza. Ci sono dei limiti minimi irrinuncia­bili su cui stiamo già ora lavorando. Il tempo stringe e organizzar­e eventi come questi richiede un grande impegno. Ora ci concentrer­emo solamente sulle migliorie possibili».

 ?? ?? Grande pubblico La piazza illuminata durante l’evento
Grande pubblico La piazza illuminata durante l’evento

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy