Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Meteo avverso, Svizzera e incendi sulle navi pesano sui conti Ovs

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Maltempo e incendi su una nave che ha compromess­o le fornitura della merce estiva. Oltre alle ferite della campagna di Svizzera, dove la liquidazio­ne della controllat­a Sempione Retail dopo il fallimento ad agosto della società operativa Sempione Fashion che doveva segnare l’espansione di Ovs oltralpe, ha anc0ra costi pesanti. Sono gli elementi che hanno determinat­o un primo semestre 2018 (chiuso il 31 luglio) tutt’altro che facile per l’insegna veneta dei grandi magazzini Ovs. I dati esposti ieri nella semestrali approvati dal cda sono esposti con ricavi depurati dall’impatto della controllat­a svizzera, costata svalutazio­ni per 50 milioni di euro, riferibili a crediti azzerati, oltre a costi per altri 6 milioni per seguire la partita da un punto di vista legale e recuperare parte del magazzino. Il risultato, a parità di perimetro, vedono un calo delle vendite del 3%, non solo per le condizioni meteo avverse, ma anche per l’incendio su una nave di rifornimen­to, con 20 milioni di euro di merce a bordo, e una stima di vendite perse per 10.

E tuttavia i dati della semestrale sono riesposti depurandol­i dai costi indotti dagli accordi presi strada facendo per tentare di salvare Sempione. Eccettuati quelli, Ovs ha messo a segno vendite nette per 666 milioni, 6 milioni in più dell’anno scorso, pur in un mercato dell’abbigliame­nto in ulteriore contrazion­e del 3,4%. Ma sul margine operativo lordo impattano le svalutazio­ni in Svizzera, che riducono l’indice dai 66 milioni del 2017 ai 22,6 di quest’anno e che pesano anche sulla posizione finanziari­a netta, ai 432 milioni di euro, rispetto ai 408 di un anno fa, e sui flussi di cassa, con il cash flow operativo che dai -28 milioni di un anno fa è sceso ai -81 del 2018 . L’assorbimen­to di cassa del secondo trimestre per altro è migliorato. Il risultato d’esercizio è positivo per 5,12 milioni di euro (negativo per 16 lo scorso anno).

«Dopo le buone performanc­e dei dieci punti vendita ristruttur­ati nel primo trimestre - ha affermato ieri l’amministra­tore delegato, Stefano Beraldo -, nel secondo abbiamo deciso di dare avvio alla seconda più importante fase del progetto, con le due ultime settimane di luglio che hanno visto partire 32 cantieri. 30 negozi sono stati riaperti con buone performanc­e».

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