Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Le lezioni vanno on line, il Bo conquista il web
Inaugurata la prima aula digitale al Maldura, i docenti faranno lezione davanti a una telecamera
L’aula del futuro unisce la tecnologia all’inclusione, l’innovazione alle relazioni umane. In tempo per il nuovo inizio delle lezioni, è stata completata la ristrutturazione dell’aula A del complesso Calfura che si trova all’interno di Palazzo Maldura, in piazzetta Folena.
«L’aula rientra all’interno di un progetto più ampio, è solo un prototipo che servirà come esempio per tante altre, non solo in questa sede ma anche in altri Dipartimenti» spiega Daniela Mapelli, prorettrice alla didattica. L’ateneo patavino, infatti, ha stanziato 2 milioni di euro per rinnovare le aule universitarie, al fine di renderle più moderne e tecnologiche e migliorare la qualità della didattica.
Nell’aula A, che conta venti posti, è stato installato un sistema di videoregistrazione per riprendere la lezione dei docenti e caricarla in seguito su internet. In questo modo uno studente malato o lavoratore, o ancora con disabilità particolari, per cui impossibilitato a presentarsi in classe, potrà restare in pari con il programma assistendo alla lezione da casa. Il docente, dalla sua postazione con computer e proiettore studiata ad hoc, può decidere se registrare tutta la lezione o solo alcune parti e successivamente il video sarà inserito nella piattaforma moodle dell’università. Alla piattaforma si accede solo con le credenziali fornite dal Bo (mail e password) ed è necessario iscriversi al corso che si desidera seguire o del quale si necessitino le dispense: solo studenti, docenti e personale amministrativo possiedono quelle credenziali. Ogni postazione all’interno dell’aula sarà dotata di un tablet che servirà per eventuali esercizi da fare in classe, così il docente può verificare i progressi degli studenti.
Al muro si susseguono prese di corrente e sono state installate delle tende motorizzate in modo che la luce del sole non crei problemi di visione del proiettore e alle riprese. I banchi non sono fissati al pavimento
Imparare a casa Gli studenti autorizzati potranno accedere alle lezioni da casa per restare al passo
e si possono spostare per eventuali lavori di gruppo.
Non poteva mancare la rete wifi Eudoram, sviluppata appositamente per le università e gli enti di ricerca. «Sembra una semplice aula e invece è un importante passo in avanti per permettere una didattica innovativa – dice la professoressa Anna Bettoni, direttrice del Dipartimento di studi linguistici e letterari – Quando abbiamo deciso di ristrutturarla abbiamo dovuto effettuare una bonifica perché c’era dell’amianto. Era un vecchio laboratorio con divisori, abbandonato da tempo. La trafila è stata lunga e sono serviti circa 50 mila euro per completare i lavori ma ne siamo soddisfatti».