Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Minacce di morte con il pettine Condannato a 2 anni e multato
Lo scontro fra un 42enne e un barbiere. La lite per 4 mila euro non pagati
Nel comportamento dell’imputato cinese, che ha chiesto 4.000 euro con minacce ad un parrucchiere suo connazionale, l’accusa ha intravisto l’ombra della mafia orientale. Per la difesa si trattava «solo» di una vicenda legata all’ottenimento di una patente di guida richiesto dal parrucchiere all’imputato, il 42enne cinese residente a Lendinara Jiang Zujing (avvocato d’ufficio Katiuscia Carravieri).
Ieri mattina l’orientale è stato condannato a due anni e 2.000 euro di multa per il reato di estorsione dal collegio presieduto da Angelo Risi. La vicenda per cui il 42enne è stato riconosciuto colpevole copre un arco di tempo che va dal dicembre 2015 a fine aprile 2016. Secondo la denuncia del parrucchiere cinese, che lavora a Rovigo e che ieri in aula ha ribadito la versione, Zujing gli avrebbe chiesto ripetutamente 4.000 euro con violenza e minacce di morte via sms, e offendendolo in strada per il mancato versamento del denaro. Il 21 aprile di due anni fa, poi, Zujing si sarebbe presentato nel negozio della parte offesa con due nordafricani, e avrebbe lanciato contro l’imprenditore un barattolo di lacca tentando poi di colpirlo con un pettine appuntito. A quel punto il parrucchiere ha chiamato le forze dell’ordine e sporto denuncia, vuotando il sacco. L’accusa ha intravisto nel comportamento di Zujing l’ombra del pizzo, elemento che è emerso ieri in aula – pur tra molto distinguo – con la testimonianza di una ex dipendente del parrucchiere. Molto diversa la versione della difesa, per la quale ci sarebbe un mancato pagamento di 4.000 euro da parte del parrucchiere a Zujing per il lavoro fatto in vista dell’ottenimento di una patente di guida.