Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Padova-cremonese Salviato e Belingheri, due ex da promozione
Calcio Serie B, coppia da tre salti di categoria
Asse caldissimo Padova-cremona. Con intrecci di mercato, padri che sfidano i figli, ex capaci di centrare due promozioni consecutive come se nulla fosse e con retroscena da raccontare.
Innanzitutto c’è la panchina grigiorossa, occupata da quell’andrea Mandorlini che nel 2006-2007 raccolse i cocci del Padova di Maurizio Pellegrino, lo trascinò ai confini dei playoff per poi lasciarlo all’improvviso. Era arrivata l’offerta del Siena, quell’offerta che, a distanza di anni, il nocchiero ravennate ammette ora «di aver accettato, ma fu un errore, perché a Padova si poteva ripetere il percorso che poi ho fatto a Verona».
Mandorlini fu vicino a tornare nella città del Santo nell’estate 2017. Prima di scegliere Pierpaolo Bisoli, il dg Giorgio Zamuner fece una telefonata proprio a Mandorlini, ma non ci fu la disponibilità a scendere in C da parte del diretto interessato e non se ne fece nulla.
Andrea Mandorlini, che in passato ha più volte detto di avere un debito con Padova e che prima o poi potrebbe nuovamente allenarlo, troverà domenica da avversario il figlio Matteo. E non solo.
Dall’altra parte della barricata anche due ex che a Cremona hanno lasciato un ricordo eccezionale. Sia dal punto di vista umano che tecnico: Simone Salviato e Luca Belingheri. Nel curriculum dei due amici, oltre a un solido rapporto che va al di là del mondo del calcio, ci sono anche tre promozioni conquistate assieme da protagonisti.
La prima fu quella di Livorno, la seconda quella a Cremona con Attilio Tesser allenatore, la terza quella della primavera scorsa proprio a Padova.
«Conosco l’ambiente — sorride Belingheri — e so bene con quanto entusiasmo arriveranno qui. Conosco bene sia Paulinho che Brighenti, sono entrambi due attaccanti formidabili, che meritano tutti gli elogi che hanno preso. Penso di aver lasciato un buon ricordo e sono molto felice di poter incrociare nuovamente i nostri destini».
Della squadra che vinse il campionato in rimonta sull’alessandria all’ultimo tuffo è rimasto ben poco, come fa notare Luca Belingheri, arrivato
Verso la partita Bisoli ieri ha provato la difesa a quattro
Nuovo socio Lunedì si presenta l’acquirente di una piccola quota
” Belingheri Conosco l’ambiente della mia ex squadra Da temere le punte Paulinho e Brighenti
a Padova il 31 agosto dello scorso anno lasciando proprio Cremona.
«Sono state due promozioni esaltanti dalla C alla B — ammette il centrocampista biancoscudato — e non dimenticherò mai entrambe. Ci sono sicuramente alcune analogie, in tutti e due i casi c’era un grande gruppo. Di Cremona conserverò sempre un ottimo ricordo, anche se sono rimasti ben pochi dei compagni di quella squadra. Rivedrò volentieri magazzinieri, massaggiatori e persone con cui mi sono trovato bene».
E così, mentre ieri Bisoli ha provato la difesa a quattro durante l’allenamento pomeridiano alla Guizza e lunedì verrà presentato in sede il nuovo socio di minoranza del pacchetto azionario di viale Rocco, c’è pure un gustoso retroscena che riguarda Zamuner: nella primavera scorsa, quando non era ancora arrivato il rinnovo di contratto del Padova, poi concretizzatosi, la Cremonese aveva pensato proprio al dg biancoscudato per affiancare Mandorlini.
Dopo una serie di consultazioni che avevano coinvolto anche Luca Toni e Ivone De Franceschi, alla fine il Padova blindò Zamuner e il prescelto fu l’ex direttore sportivo del Venezia, Leandro Rinaudo.