Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Airbnb, boom del 56% «Urge un intervento»
in amore della Noventa. Poi ha parlato l’avvocato Alessandro Menegazzo, difensore di Manuela, anche lei presente al dibattimento, che ha sottolineato come la sua assistita fosse del tutto estranea alla premeditazione dell’omicidio e come pertanto sia totalmente estranea all’accusa di favoreggiamento. Infine la parola è andata prima all’avvocato Massimo Malipiero, e poi al collega Giuseppe Pavan, difensori di Freddy Sorgato, che puntano a derubricare il reato di omicidio premeditato a omicidio preterintenzionale o colposo, ribadendo la prima dichiarazione fatta da Freddy, ovvero che si è trattata di una morte dovuta a sesso estremo finito con il soffocamento di Isabella e all’occultamento del cadavere nel fiume. Anche la difesa del principale imputato ha sottolineato come non siano state trovate prove del dna che accertino la morte violenta di Isabella, come dichiarato dalla tabaccaia, e l’assenza di quelle prove dimostrerebbero che la donna ha invalidato anche tutto il quadro della premeditazione preso per buono dal pm e dal primo giudice. L’udienza è durata sette ore, con una breve pausa pranzo alle 14. Fra i due fratelli qualche cenno, nessuno sguardo a Manuela. Si torna in aula il 9 ottobre per le repliche e per la sentenza.
Nella sola città gli presenti sul portale Airbnb nello scorso mese di agosto, risultano disponibili per gli affitti brevi 820 alloggi. In tutta la provincia il numero sale a quota di 1.367. «Bastano questi numeri – commenta la presidente di Padova Hotels Federalberghi Ascom, Monica Soranzo – per giustificare la nostra richiesta di un intervento urgente volto a contrastare con decisione il dilagare dell’abusivismo e della concorrenza sleale». Secondo Confcommercio, e solo per quanto riguarda Airbnb, la crescita nella nostra provincia è del 56,05% rispetto ad agosto 2016, quando le case disponibili erano 876.