Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Cittadella, un’altra caduta

Lo scivolone interno Il Benevento impone subito il suo ritmo alla squadra di Venturato Asensio segna dal limite. Nel finale saltano i nervi per il rigore negato, espulso l’allenatore

- D. C.

La notte degli stregoni al Tombolato finisce fra proteste, insulti e invettive del pubblico, inferocito per un presunto non rigore non concesso nel finale al Cittadella.

Le immagini non chiariscon­o l’entità del contatto fra Billong e Settembrin­i, fatto sta che il Benevento passa 1-0 e che i granata hanno evidenteme­nte i nervi scoperti dopo i fatti di La Spezia e la designazio­ne di Maggioni (arbitro al Picco) come quarto uomo non aiuta certo a stemperare la tensione.

Bucchi fa bottino pieno con una prodezza di Asensio e vola, Venturato si fa espellere per proteste e incassa la seconda sconfitta consecutiv­a. La parola d’ordine della serata è servita: turnover, con tutto quello che ne consegue.

Tra i due allenatori è una gara a chi sorprende di più: da una parte fuori Finotto, Scappini, Schenetti, Benedetti, Branca, Settembrin­i, dall’altra parte si accomodano in panchina Letizia, Costa, Coda, Viola, Bandinelli, Ricci e Improta. La mossa a sorpresa si chiama Malcore, ma stavolta non funziona come spererebbe l’allenatore granata, mentre il Benevento trotterell­a per mezz’ora abbondante senza mai affondare il colpo.

A sinistra galoppano Di Chiara e, a tratti, Nocerino, ma il gol del vantaggio arriva a destra,

Il forcing Nell’ultimo quarto fuori Pasa e Proia dentro Branca insieme a Settembrin­i

nell’unica incursione di Insigne. Difesa granata (e centrocamp­o) fuori posizione, assist per Asensio, che si muove col passo giusto e dal limite dell’area fulmina Paleari con un rasoterra chirurgico. Mani alle orecchie per il «falso nueve» preferito al corazziere Coda.

Il Cittadella produce una decina di minuti di pressione e di buone trame, ma alla resa dei conti i reparti sono troppo lontani uno dall’altro e lentamente la squadra finisce con lo sfilacciar­si.

Sul taccuino nella ripresa ci sono altre due chance nitide per il Benevento: ed è sempre Asensio, a far scorrere brividi veri sulla schiena dell’infreddoli­to pubblico del Tombolato. In entrambe le occasioni Paleari dimostra, se mai ce ne fosse bisogno, di essere un portiere affidabile. Venturato capisce che è il momento di mollare gli ormeggi e si gioca tutti i cambi già a metà ripresa: fuori le due mezzali (Proia e Pasa, entrambi in serata no), dentro Branca e Settembrin­i, con il chiaro intento di alzare il ritmo. Bucchi risponde inserendo Bandinelli, match – winner al Penzo con il Venezia. Finale teso, Finotto sfiora il pari, ma il bunker del Benevento regge.

 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy