Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
La scheda
I numeri dell’accoglienza
Attualmente sono 11.300 i profughi presenti in Veneto (dati luglio 2018). Le commissioni di Vicenza, Treviso, Verona e Padova respingono oltre il 60 per cento delle richieste (dati 2017). Il 20 per cento viene invece accolto per motivi umanitari, circa l’8 ottiene lo status di rifugiato e circa il 6 per cento la protezione sussidiaria
Giro di vite ai motivi umanitari
Lunedì è stato approvato il decreto sicurezza. Tra le altre cose prevede l’«abrogazione» del permesso di soggiorno per motivi umanitari, quello più concesso anche in Veneto. Potranno essere attribuiti permessi temporanei per motivi di salute, sfruttamento o violenza domestica
Via dall’italia i condannati
Il decreto prevede anche che basti una condanna in primo grado per reati che comporterebbero il diniego della protezione internazionale, e il richiedente si vedrà sospendere l’asilo dalla commissione e dovrà lasciare l’italia. Se poi dovesse arrivare l’assoluzione definitiva, potrà chiedere la riapertura dell’iter
Cosa cambia per lo Sprar
Alle piccole comunità della rete Sprar (sistema di protezione per richiedenti asilo) potranno accedere solo i minori non accompagnati e coloro che hanno già ottenuto il permesso di protezione internazionale. Chi è già ospitein una struttura, invece, non verrà allontanato e potrà rimanervi
Permesso per atti di «valore civile»
Il decreto prevede la concessione di permessi ai richiedenti asilo che si distinguono «per atti di particolare valore civile». Inoltre, raddoppiano i tempi di detenzione amministrativa nei centri per l’espatrio: dagli attuali 90 giorni a 180. Fino a 30 giorni, invece, la permanenza negli hotspot per accertarne l’identità