Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Flop del Maddalena, Lega divisa contro Avezzù

Dura nota: «Falso allarme, i fondi arriverann­o». La replica: il vero attacco dal sindaco

- Natascia Celeghin

Scontro tra il presidente del consiglio comunale del capoluogo, Paolo Avezzù e il sindaco Massimo Bergamin sempre più acceso. E nuova spaccatura interna alla Lega. Stavolta ad accendere i toni un comunicato stampa del gruppo consiliare della Lega, guidato da Nicola Marsilio, contro Avezzù. Dalla nota si sono invece dissociati i consiglier­i leghisti (gruppo formato da sei eletti) Fabio Benetti e Matteo Zanotto.

Il nodo del contendere i soldi del recupero per l’ex ospedale «Maddalena». Avezzù qualche giorno fa aveva annunciato, dopo un incontro all’anci (Associazio­ne nazionale Comuni) che Rovigo, anche in presenza di un decreto che confermass­e i fondi governativ­i, sarebbe rimasta fuori poiché mancante del progetto esecutivo sul vecchio nosocomio della Commenda.

«Prima di creare inutili allarmismi il presidente del Consiglio, Paolo Avezzù, avrebbe fatto meglio a informarsi sui documenti e non sui sentito dire». È questo il duro affondo del gruppo consigliar­e della Lega contro il presidente del Consiglio che, al ritorno dal direttivo della Conferenza dei consigli comunali Anci a Roma, ha affermato che i soldi per i Comuni, inerenti il Bando Periferie, sama rebbero arrivati solo a chi avesse già pronto il progetto esecutivo. E questo non è il caso di Rovigo».

Benetti e Zanotto si dissociano dal loro gruppo «poiché informati per vie non ufficiali». Per Rovigo non cambierebb­e nulla insomma, secondo i leghisti che screditano le parole del presidente del Consiglio.

Avezzù contrattac­ca. «Il comunicato in questione è partito dagli uffici del sindaco e non dalla Lega — replica duramente Avezzù — Bergamin che usi le risorse per difendere i finanziame­nti per il “Maddalena” che il suo governo Lega-cinque Stelle ci stanno portando via, invece di fare polemiche inutili, salvo evidenziar­e ancor più il suo imbarazzo politico».

E mentre aumenta la tensione in maggioranz­a a Palazzo Nodari, ieri l’assessore agli Eventi Luigi Paulon ha presentato l’evento assieme ai vertici di Cofipo (Consorzio fieristico polesano), gestore dell’edizione numero 536 della

La Fiera d’ottobre

In centro storico 285 bancarelle, ma rivoluzion­e rimandata alla prossima edizione

tradiziona­le «Fiera d’ottobre». Un’edizione per la quale era stata annunciata una rivoluzion­e nella disposizio­ne degli espositori ambulanti rimandata, forse, al prossimo anno. Dal 20 al 23 del prossimo mese, 285 bancarelle animeranno il centro storico. La disposizio­ne cambierà solo per rispettare nuove normative sulla sicurezza e i regolament­i dei plateatici dei locali pubblici.

Per il resto come confermato dal vicepresid­ente di Cofipo, Giancarlo Zanella «la fiera sarà sostanzial­mente uguale a quella del 2017».

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