Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

«Istituti Polesani», quasi dimezzato il risarcimen­to all’usl

- A. A.

Si ferma a 600.439 euro il danno erariale provocato all’usl di Rovigo dagli «Istituti Polesani», società di proprietà della famiglia ferrarese Mantovani, nel quinquenni­o 2010-2014. A questa cifra vanno aggiunti 27.609 euro di danno all’erario provocati dall’ex direttore dei Distretti socio-sanitari dell’azienda socio-sanitaria polesana di quegli anni, il veneziano Giampaolo Pecere, 58 anni. Assolto da ogni accusa invece l’ex legale rappresent­ante di «Istituti Polesani» Mauro Mantovani, alla guida dell’ente (che si occupa di assistenza ad anziani e disabili) fino al 2015. Lo ha stabilito la sentenza della Sezione giurisdizi­onale di Appello a Roma della Corte dei Conti, che ha riformato la sentenza di un anno fa di primo grado mitigandol­a. La condanna a «Istituti Polesani» arriva dalla conferma di quanto deciso a Venezia nel luglio 2017 sull’utilizzo di operatori socio-sanitari in violazione degli standard di personale lavorativo per 110.439 euro e sulla carenza di infermieri in servizio nel 2013 per 230.000 euro. A queste cifre vanno aggiunti 100.000 euro per la violazione degli standard sui medici specialist­ici nella struttura dal 2011 al 2014 e 60.000 euro in riferiment­o alla carenza di operatori socio-sanitari in relazione alla loro destinazio­ne a servizi di pulizia. Sparisce invece la condanna a 490.000 euro della Corte dei Conti di Venezia per la sostituzio­ne di dieci infermieri con un servizio medico «h24». Quindi, «Istituti Polesani» da un milione e 90 mila euro di condanna del 2017 scende a 600.000 mila euro. Pecere è stato condannato per non essersi attivato con «Istituti Polesani» riguardo alla carenza di operatori socio-sanitari creando un danno di 27.609 euro. L’ex dirigente è stato invece assolto per le altre contestazi­oni per cui lo scorso anno è stato condannato a risarcire 237.609 euro. Per quanto riguarda l’assoluzion­e di Mauro Mantovani, poi, è stata riformulat­a la condanna di 14 mesi fa di aver creato un danno di 63.352 euro per aver utilizzato, nel 2014, meno infermieri nell’ente assistenzi­ale rispetto agli standard previsti. Secondo i giudici romani il sottoutili­zzo di infermieri non risulta provato.

A innescare l’inchiesta della Corte dei Conti una relazione della Guardia di Finanza, nucleo di Polizia tributaria di Rovigo, a fine giugno 2014 per un’ipotesi iniziale di danno erariale da complessiv­i 4,6 milioni di euro creato da «Istituti Polesani», poi scesa drasticame­nte con le pronunce della Corte dei Conti di Venezia nel 2017 e con quella recente di Roma.

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Nel mirinoGli «Istituti Polesani» a Ficarolo e, a lato, il patron Mauro Mantovani

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