Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Pm10, blocco senza cartelli nè multe Il Comune: «É colpa della Regione»

Gallani: data d’inizio e misure comunicate tardi. L’opposizion­e attacca: piano di un anno fa

- Davide D’attino

Nessuna multa, ieri in città, nel primo giorno del blocco del traffico per i veicoli più vecchi e inquinanti. Ma ciò non significa che tutti gli automobili­sti abbiano rispettato il divieto di circolazio­ne. E nemmeno che i vigili urbani si siano presi qualche ora di pausa. E’ invece successo che, non essendo ancora pronti i cartelli informativ­i sulle misure antismog, gli agenti della polizia municipale non abbiano potuto elevare nessuna sanzione. Quest’ultima, infatti, sarebbe stata agevolment­e impugnabil­e di fronte al giudice con ottime probabilit­à di vittoria per il ricorrente. Molto meglio, quindi, limitarsi a spiegare agli utenti delle strade di Padova i provvedime­nti che resteranno in vigore fino al 31 marzo 2019.

«La Regione – accusa l’assessore all’ambiente, Chiara Gallani – ci ha comunicato con ritardo sia la data d’inizio del blocco che le misure da adottare. E dunque, prima di mandare in produzione i cartelli, abbiamo dovuto aspettare giovedì/venerdì scorso». Poi l’esponente di Coalizione Civica fa capire che le multe (164 euro che diventano 114,80 se pagati entro i successivi cinque giorni) scatterann­o non prima di lunedì prossimo: «In questa prima settimana – spiega Gallani – i vigili svolgerann­o essenzialm­ente un’attività informativ­a. Dopodiché, quando i cartelli saranno installati, partiranno anche le sanzioni».

Ma la replica del consiglier­e leghista Alain Luciani non si fa attendere: «Forse l’assessore non sa o fa finta di non sapere che il ministero dell’ambiente e le Regioni Veneto, Emilia Romagna, Lombardia e Piemonte hanno firmato il cosiddetto accordo padano antismog a giugno 2017, quasi un anno e mezzo fa...».

Polemiche a parte, però, quali sono i provvedime­nti di cui stiamo parlando? Eccoli: dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 18,30, all’interno di tutto il territorio cittadino (fatta esclusivam­ente eccezione per l’anello delle tangenzial­i e la zona industrial­e), non possono circolare i mezzi privati a benzina Euro 0 ed Euro 1, quelli privati e commercial­i diesel Euro 0, Euro 1, Euro 2 ed Euro 3 e le moto e gli scooter Euro 0. Inoltre, se per quattro giorni consecutiv­i venisse superata la soglia di Pm10 pari a 50 microgramm­i per metro cubo d’aria, cosa che a Padova accade molto spesso, il blocco sarebbe valido pure di sabato e domenica e dovrebbero restare ferme anche le macchine private diesel Euro 4. E ancora, se il livello massimo consentito di polveri sottili venisse sforato per dieci giorni consecutiv­i, dalle 8,30 alle 12,30 non potrebbero muoversi nemmeno i veicoli commercial­i diesel Euro 4. Per la cronaca, da inizio anno Padova ha superato il limite di legge nella concentraz­ione di polveri sottili nell’aria già per 41 volte (dato ricavato dalla centralina di rilevament­o di quartiere Arcella).

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Tra sette giorniIn assenza dei cartelli indicatori su mezzi coinvolti, orari e limiti del blocco anti smog, le multe (facilmente annullabil­i) in città sono rinviate di sette giorni

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