Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Varchi Ztl spenti la domenica? Il sindaco apre «Ma occorre un tavolo con le categorie»
Faccia a faccia tra Giordani e i commercianti che hanno racconto mille firme di protesta
Faccia a faccia nel tardo pomeriggio di ieri, a Palazzo Moroni, tra il sindaco Sergio Giordani e i rappresentanti di Acc e Associazione Gattamelata. Ovvero le due sigle di commercianti, capitanate rispettivamente da Massimiliano Pellizzari e Bruna Gallo, che due settimane fa hanno depositato in Comune più di mille firme contro la cosiddetta Ztl allungata in centro storico. Negozianti, baristi e ristoratori, accompagnati pure da qualche residente, hanno nuovamente manifestato al primo cittadino la loro netta contrarietà all’accensione dei varchi elettronici dalle 8 alle 23,30 tutti i giorni, domenica compresa, lamentando un vistoso calo di fatturato per le loro attività e domandando quindi di ritornare al regime precedente, con le telecamere in funzione soltanto dalle 8 alle 20 dal lunedì al sabato. Il sindaco, dal canto suo, ha ribadito loro che quello in vigore dal 23 luglio scorso è un provvedimento sperimentale e che le somme, valutando assieme pregi e difetti, verranno tirate a fine anno. Inoltre, Giordani ha confermato l’ipotesi di rivedere qualche aspetto dell’ordinanza, magari disattivando i varchi alle 20 di venerdì e sabato e tenendoli spenti la domenica, soltanto dopo però un confronto allargato anche alle altre associazioni di categoria. Cioè Ascom, Appe e Confesercenti. Il tavolo sulla Ztl con tutte le categorie economiche cittadine, par di capire, sarà costituito entro metà ottobre e non potrà non coinvolgere pure il vicesindaco con delega alla Mobilità, Arturo Lorenzoni, che da chi protesta viene ritenuto il principale responsabile del provvedimento assunto due mesi e mezzo fa. Intanto, proprio per volontà di Lorenzoni, saranno presto rimontati, ai bordi di piazza delle Erbe, i paletti che impedivano la sosta delle auto nelle ore in cui non c’è il mercato. A toglierli era stato l’ex primo cittadino Massimo Bitonci.