Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Arriva il derby della famiglia Bisoli Papà Pierpaolo: «Stavolta vinco io»
Padova contro il Brescia di Dimitri. L’allenatore biancoscudato vuole sfatare il tabù
Padre contro figlio, ancora una volta. Ad accendere la miccia ci pensa Dimitri Bisoli, che stuzzica il padre nella settimana che porta dritti a Brescia-padova.
«Di lui non posso che parlare bene come padre, perché è straordinario, mentre come allenatore per lui parlano i risultati, per cui non c’è bisogno di aggiungere altro. L’ho affrontato già diverse volte e con lui non ho mai perso».
Pierpaolo Bisoli è di buon umore, il pareggio strappato in extremis col Pescara gli ha cambiato il senso della settimana. E adesso può approcciarsi alla sfida del cuore con un atteggiamento più sereno. E con la voglia di scherzare che lo contraddistingue. Prima a taccuini chiusi risponde in modo irriferibile, poi a taccuini aperti regala comunque un rilancio che dà fuoco alle polveri: «A Dimitri auguro di giocare una buona partita, ma stavolta i punti se li porta a casa il babbo. Anche perché c’è sempre una prima volta».
Sinora a Bisoli-padre è andata male. Mai una vittoria, compresa quella volta in Coppa Italia che, con un sorriso a metà fra il serio e il faceto, ricorda come «ci abbiano rubato la partita». Anche quando allenava il Vicenza gli andò male: 1-2 in rimonta al Rigamonti, con un eurogol di quel Giampiero Pinzi dimenticato nei meandri di una rosa extralarge e che sta facendo vittime eccellenti come l’ex capitano dell’udinese.
«Siamo tanti e devo fare delle scelte — chiosa Bisoli — Pinzi non lo vedo alla pari con gli altri, questo è il motivo. Non ci sono segreti. Devo pensare a come fermare il Brescia, anche perché adesso mio figlio Dimitri Corini lo fa giocare trequartista e credo sia una bella pensata. Sapete perché? Perché Dimitri, al contrario di me, trascura la fase difensiva, mentre è bravissimo negli inserimenti da dietro. E nel suo nuovo ruolo può sfruttare meglio ancora di quanto non abbia già fatto il suo feeling con il gol».
Pierpaolo Bisoli ha anche un altro figlio, Davide Bisoli, che rispetto al fratello non è ancora riuscito a compiere il salto di qualità. E che deve fare i conti con due infortuni al ginocchio particolarmente gravi: «Rispetto al fratello Davide ha molta più tecnica — sorride il timoniere biancoscudato — ma gli manca quello spirito di sacrificio che serve se vuoi sfondare nel mondo del calcio. Poi Davide mi ha chiesto le maglie di Totti, di De Rossi, visto che è diventato tifoso romanista, mentre a Dimitri questo aspetto proprio non interessa».
La sfida in famiglia non vedrà in tribuna la presenza della moglie Liliana: «Tiferà per me, su questo non transigo — sorride Bisoli — ma allo stadio non ce la fa proprio a venire. Ha assistito a sole due partite, quella col Gubbio di fine campionato scorso e quella con la Cremonese di quest’anno. Ma è meglio che vada in chiesa, a messa o al Santo, perché poi alla fine va in difficoltà». Chiude con una piccola bugia, dicendo che Massimo Cellino non lo ha mai cercato in estate. E definisce il presidente del Brescia «il migliore possibile per un giocatore. Ma per un allenatore...».
L’analisi «Corini fa giocare mio figlio trequartista, bella pensata viste le sue caratteristiche»