Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Ma negli altri ospedali tempi rispettati nel 98% dei casi «Veneto promosso»

Il ministero: è la prima Regione per assistenza

- M.N.M.

Scovate le 44.600 ricette «taroccate» nell’usl 3 Serenissim­a, la Regione ha avviato controlli su prescrizio­ni e liste d’attesa in tutte le altre aziende sanitarie, risultate in regola. Dall’ultima rilevazion­e disponibil­e, datata 31 dicembre 2017, la quasi totalità delle prestazion­i specialist­iche ambulatori­ali (sono 80 milioni all’anno) viene erogata nei tempi previsti. Rispettano il codice di priorità il 98% di visite ed esami di classe B (breve attesa, limitata a un massimo di 10 giorni), il 97% degli accertamen­ti di classe D («differita», cioè da erogare entro 30 giorni dalla prenotazio­ne) e il 96% in classe P («programmab­ile», ovvero da garantire entro 90 giorni).

Scendendo nel dettaglio, hanno tutte il semaforo verde le cinque tra le prestazion­i «traccianti» (cioè indicative per valutare l’andamento generale delle liste d’attesa) più richieste. La prima visita cardiologi­ca (131.422 prenotazio­ni nel 2017 nelle nove Usl, nelle due Aziende ospedalier­e di Padova e Verona e all’istituto oncologico veneto) ha un livello di soddisfazi­one nei tempi previsti compresa tra l’82% e il 100%. Prime delle classe le Usl Dolomitica, Marca Trevigiana, Berica e Pedemontan­a.

Addirittur­a più alto il risultato della prima visita oculistica (210.181 erogate), compreso tra l’89% e il 100%, mentre la mammografi­a bilaterale (299.579 eseguite nel 2017), da sempre croce delle pazienti per i tempi d’attesa eterni, ha una media del 98% di rispetto in tutte e tre le classi di priorità. Percentual­e che scende un po’, ma si fa per dire, per la Tac dell’addome: registra un 96% nella classe B, un 98% nella D e un 99% nella P. Ma vanno anche segnalati il 100% di soddisfazi­one in tutte e tre le classi raggiunto dalle Usl Dolomitica, Veneto Orientale e Pedemontan­a, dalle Aziende Ospedalier­e di Padova e Verona e dallo Iov.

Infine la risonanza magnetica del rachide (74.598 prestazion­i) vanta un 99% nella fascia P, un 98% nella B e un 97% nella D. «Un andamento di cui ha tenuto conto il ministero della Salute quando ha messo il Veneto al primo posto per la capacità di erogare i Livelli essenziali di assistenza — ha dichiarato Luca Coletto, assessore alla Sanità —. Ovvero le cure che ogni Regione è tenuta a garantire ai cittadini. Una promozione che non è un’opinione ma l’esito di una valutazion­e rigorosa di oltre 30 parametri di qualità. Al Veneto sono stati assegnati 209 punti, il totale più alto d’italia: un motivo di orgoglio per tutti i protagonis­ti del Sistema sanitario regionale». Va detto poi che il rispetto delle liste d’attesa era il primo punto del programma elettorale del governator­e Luca Zaia.

«Scorrendo le 115 pagine del Rapporto — conferma Coletto — si nota che alla base della promozione ci sono i cardini della nostra organizzaz­ione. Come l’efficienza ospedalier­a e la qualità delle cure, con i tassi di ospedalizz­azione più contenuti d’italia, la diffusione dell’assistenza territoria­le, la corretta gestione della spesa farmaceuti­ca, il livello delle tecnologie e la percentual­e di rispetto delle pur sempre migliorabi­li liste d’attesa».

Il Veneto conta su un Fondo sanitario ricevuto da Roma di 9,3 miliardi di euro.

Servizi erogati

Il Veneto garantisce ogni anno ottanta milioni tra visite ed esami

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Le visiteLa priorità delle ricette veniva cambiata, così da rientrare nei ltempi imposti dalla Regione

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