Lezioni di storia e cultura veneta Accordo tra Regione e Miur

Dopo la storia degli emigranti, le iniziative multimediali come «Il Veneto per me» e concorsi per i più piccoli tipo «Disegna el leon», la Regione compie un ulteriore passo in avanti nella direzione dello studio venetista e annuncia per martedì, nella sala Capitolare della Scuola Grande di San Rocco a Venezia, la firma tra il governatore Luca Zaia ed il ministro dell’istruzione Marco Bussetti di un protocollo di intesa «per lo sviluppo delle competenze degli alunni in materia di storia e cultura del Veneto». Il programma di studio, che verterà principalmente sulla storia della Repubblica Serenissima (più volte è stato lamentato come questa sia trattata con poche pagine all’interno dei capitoli dedicati alle Repubbliche marinare) è già stato preparato dall’ufficio scolastico regionale, quando ancora era guidato da Daniela Beltrame, poi trasferita a Roma (oggi la sede è vacante). La nuova materia verrà introdotta in tutte le scuole di ogni ordine e grado, dunque dalle elementari alle superiori, e verrà svolta durante le ore riservate all’autonomia scolastica. E a proposito di autonomia: non sfugge che l’iniziativa della Regione, fortemente connotata politicamente (non è un caso che Zaia voglia celebrare la firma nella cornice maestosa della Scuola Grande di San Rocco), vada intesa come un «anticipo» dei futuri accordi Stato-regione in tema di autonomia nel campo dell’istruzione, una delle 23 materie chieste da Palazzo Balbi. Un’iniziativa resa possibile dalla legge regionale 8 del 2017 sul sistema educativo del Veneto, in cui si legge: «La Regione promuove la promozione dell’identità storica del popolo e della civiltà veneta nel contesto nazionale».