Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Crowdfunding di successo per l’affresco
stro Danilo Toninelli non si è più fatto sentire sul tema. Anche perché, appunto, l’emergenza di Genova pare aver assorbito tutte le energie a disposizione. «Siamo in attesa di qualche segnale da Roma – allarga le braccia il vicesindaco con delega alla Mobilità Arturo Lorenzoni – E peraltro siamo in ottima compagnia, visto che pure Roma e Milano stanno aspettando lo sblocco del decreto Delrio per implementare le loro metropolitane rispettivamente con 425 e 396 milioni di euro».
A Palazzo Moroni, però, hanno deciso di non stare con le mani in mano. A tal punto che l’altro giorno, su proposta dello stesso Lorenzoni, la giunta ha chiesto un apposito finanziamento di due milioni di euro alla Banca Europea per gli Investimenti con l’obiettivo di assegnare, quanto prima, la progettazione esecutiva della nuova linea di tram. «Il cosiddetto Fondo Elena previsto dalla Bei – evidenzia il vicesindaco – fa proprio al caso nostro. E contiamo di ottenere i soldi già entro la fine di quest’anno». Sempre sperando che dal ministero, prima o poi, si muova qualcosa. Restaurantonio, la campagna di crowdfunding lanciata lo scorso maggio da Loveitaly e la Veneranda Arca per il restauro dell’immagine del Santo nella Basilica di S. Antonio da Padova, è andata a buon fine: ancor prima della chiusura ufficiale, infatti, è stato raggiunto l’obiettivo prefissato per completare il restauro dell’affresco ed accendere i riflettori sulle esigenze di tutela dell’intero complesso artistico e architettonico della Basilica. Il restauro in questione riguarda l’opera collocata su uno dei pilastri di controfacciata: è il santo ritratto a grandezza poco inferiore al naturale, quasi fosse fisicamente presente, e con gesto benedicente a sottolineare l’aspetto di interazione tra la figura dipinta e il fedele che vi si avvicinava; l’affresco è una delle più antiche immagini del Santo nella chiesa antoniana.