Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Via il blocco auto anti-smog Bergamin: non lo rifaremo

Il sindaco revoca l’ordinanza sbagliata. «Studiamo altre misure»

- Natascia Celeghin

Prima l’ordinanza comunale anti-smog scritta male, poi il ritiro ufficiale. Revoca, dopo l’annuncio di martedì, ieri da parte del sindaco del capoluogo, Massimo Bergamin ponendo così la parola fine al caos scatenatos­i nei giorni scorsi tra i cittadini che non riuscivano a comprender­e con quali mezzi a motore potessero circolare in città. «L’ordinanza va ritirata — ha spiegato Bergamin — Vanno chiarite diverse situazioni a partire dalla sua efficacia».

Nell’atto ritirato, in coerenza con le indicazion­i della Regione, veniva richiamato lo stop ai mezzi alimentati a gasolio fino all’omologazio­ne Euro 3 inclusa e, per i motori benzina, fino a Euro 1 compresa. Ma vi era una clausola che ha fatto saltare tutto perché la limitazion­e era estesa ai veicoli «salvo specifica documentaz­ione rilasciata dalla Motorizzaz­ione Civile attestante l’installazi­one della marmitta catalitica». E il catalizzat­ore è obbligator­io su tutti i veicoli dal gennaio 1993, quindi in pratica tutti i circalnti.

Ieri così la decisione di annullare il provvedime­nto applicabil­e solo per i Comuni con più di 30 mila abitanti e in Polesine, quindi, solo a Rovigo. In attesa, forse, di vararne una nuova.

Ha proseguito il sindaco: «Per contrastar­e effettivam­ente lo smog devono essere adottate misure che coinvolgan­o tutti i Comuni e non solo Rovigo che rappresent­a il 6,1 per cento della superficie della Provincia. Con questo sottolineo che non mi contrappon­go a nessuna istituzion­e o a soggetti particolar­i».

All’attacco le opposizion­i a Palazzo Nodari. Il consiglier­e comunale pentastell­ato Ivaldo Vernelli punta il dito contro i dirigenti comunali. «Tra strafalcio­ni, danni erariali, ritardi su tutto — affonda Vernelli — Non c’è un atto dell’amministra­zione fatto come si deve. Non è colpa solo di Bergamin, ma anche dei dirigenti municipali. Percepisco­no stipendi da capogiro, ma nonostante tutto ricevono i loro premi annuali. Mai qualcuno che ammetta l’errore e chieda scusa».

Soddisfatt­a della revoca dello stop alle auto più inquinanti la capogruppo in consiglio comunale dell’omonima lista civica, Silvia Menon, la prima a denunciare l’errore nell’ordinanza. «Ben venga il ritiro — dichiara Menon — dovuto probabilme­nte alla grande cassa di risonanza dei cittadini, che si sono fatti sentire. È la vittoria della volontà popolare, sono orgogliosa. Dovrebbe esserci una reazione popolare simile anche per vicende più complicate».

Dura la capogruppo consigliar­e dem, Nadia Romeo. «L’ennesimo pasticcio di questo sindaco — punge — Ci sono tavoli specifici di coordiname­nto regionale sul tema ambientale. A me risulta che Bergamin e i suoi non si presentano. Fare una misura per poi rimangiars­ela il giorno dopo significa essere nel pallone».

” Romeo (Pd) Ennesimo pasticcio Menon La gente ha protestato

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Non ci saranno I cartelli con i blocchi anti-smog alle auto

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