Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Via il blocco auto anti-smog Bergamin: non lo rifaremo
Il sindaco revoca l’ordinanza sbagliata. «Studiamo altre misure»
Prima l’ordinanza comunale anti-smog scritta male, poi il ritiro ufficiale. Revoca, dopo l’annuncio di martedì, ieri da parte del sindaco del capoluogo, Massimo Bergamin ponendo così la parola fine al caos scatenatosi nei giorni scorsi tra i cittadini che non riuscivano a comprendere con quali mezzi a motore potessero circolare in città. «L’ordinanza va ritirata — ha spiegato Bergamin — Vanno chiarite diverse situazioni a partire dalla sua efficacia».
Nell’atto ritirato, in coerenza con le indicazioni della Regione, veniva richiamato lo stop ai mezzi alimentati a gasolio fino all’omologazione Euro 3 inclusa e, per i motori benzina, fino a Euro 1 compresa. Ma vi era una clausola che ha fatto saltare tutto perché la limitazione era estesa ai veicoli «salvo specifica documentazione rilasciata dalla Motorizzazione Civile attestante l’installazione della marmitta catalitica». E il catalizzatore è obbligatorio su tutti i veicoli dal gennaio 1993, quindi in pratica tutti i circalnti.
Ieri così la decisione di annullare il provvedimento applicabile solo per i Comuni con più di 30 mila abitanti e in Polesine, quindi, solo a Rovigo. In attesa, forse, di vararne una nuova.
Ha proseguito il sindaco: «Per contrastare effettivamente lo smog devono essere adottate misure che coinvolgano tutti i Comuni e non solo Rovigo che rappresenta il 6,1 per cento della superficie della Provincia. Con questo sottolineo che non mi contrappongo a nessuna istituzione o a soggetti particolari».
All’attacco le opposizioni a Palazzo Nodari. Il consigliere comunale pentastellato Ivaldo Vernelli punta il dito contro i dirigenti comunali. «Tra strafalcioni, danni erariali, ritardi su tutto — affonda Vernelli — Non c’è un atto dell’amministrazione fatto come si deve. Non è colpa solo di Bergamin, ma anche dei dirigenti municipali. Percepiscono stipendi da capogiro, ma nonostante tutto ricevono i loro premi annuali. Mai qualcuno che ammetta l’errore e chieda scusa».
Soddisfatta della revoca dello stop alle auto più inquinanti la capogruppo in consiglio comunale dell’omonima lista civica, Silvia Menon, la prima a denunciare l’errore nell’ordinanza. «Ben venga il ritiro — dichiara Menon — dovuto probabilmente alla grande cassa di risonanza dei cittadini, che si sono fatti sentire. È la vittoria della volontà popolare, sono orgogliosa. Dovrebbe esserci una reazione popolare simile anche per vicende più complicate».
Dura la capogruppo consigliare dem, Nadia Romeo. «L’ennesimo pasticcio di questo sindaco — punge — Ci sono tavoli specifici di coordinamento regionale sul tema ambientale. A me risulta che Bergamin e i suoi non si presentano. Fare una misura per poi rimangiarsela il giorno dopo significa essere nel pallone».
” Romeo (Pd) Ennesimo pasticcio Menon La gente ha protestato