Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Truffa a un disabile di 92 anni polesano Per tre malviventi l’obbligo di dimora

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Non possono muoversi da dove abitano, cioè Napoli, i tre fratelli Cangiano che lo scorso luglio hanno truffato un disabile rodigino di 92 anni venendo arrestati poco dopo dalla Squadra Mobile di Rovigo.

Per il colpo della scorsa estate i tre campani hanno avuto l’obbligo di dimora a Napoli dove risiedono.

Lo scorso 20 luglio Fabio Cangiano, 36 anni, ha telefonato a casa del pensionato

rodigino qualifican­dosi come avvocato e dicendogli che un suo parente aveva fatto un incidente. «Per lasciarlo andare via libero dalla caserma servono circa 4.000 euro» aveva chiarito.

Così Fabio e i suoi fratelli Mariano (34 anni) e Alfredo (29 anni), arrivati in Polesine, avevano messo le mani su 3.500 euro in contanti e su monili in oro dal valore di alcune migliaia di euro di proprietà del disabile. I tre non

sapevano però di essere tallonati dalla polizia, sulle loro tracce dopo un colpo analogo messo a segno a Forlì due giorni prima, il 18 luglio.

La traccia che ha portato dal Polesine a Forlì, collegando i tre napoletani alle due truffe, sono stati 3.250 euro in contanti e gioielli trovati ai Cangiano all’arresto a Rovigo.

Soldi che non erano del rodigino truffato, ma di una 79enne forlivese raggirata due giorni prima con lo stesso sistema del finto avvocato.

A Forlì i Cangiano avevano fatto prelevare alla pensionata 3.500 euro in banconote da 100 e 50. Ne avevano spesi 250 e poi erano arrivati a Rovigo per la nuova truffa.

La prossima settimana inizia a Rovigo il processo e i tre hanno già chiesto di essere giudicati con riti alternativ­i come il patteggiam­ento e l’abbreviato. (A.A.)

Mobile in azione I campani avevano già colpito a Forlì Prossima settimana processo

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