Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Capienza all’euganeo il braccio di ferro per Italia-australia

Novemila posti ma i ticket venduti sono di più

- D’D’A.-R.POL.

Trentamila spettatori per Italia-australia a novembre 2008, 32 mila per Italiasud Africa a novembre 2014, 18 mila per Italia-tonga a novembre 2016 e 23 mila per Italia-sud Africa a novembre 2017. Le partite della Nazionale di rugby allo stadio Euganeo, nell’ultimo decennio, sono sempre state un grande successo di pubblico nonché un’importante vetrina per tutta la città sia in Italia che all’estero. E poco interessa che nelle quattro occasioni appena ricordate gli azzurri della palla ovale siano sempre usciti sconfitti dal campo: restano la passione e l’importanza degli eventi di questo tipo.

Il problema adesso riguarda il prossimo match in programma nell’impianto di viale Rocco, cioè quello tra Italia e Australia di sabato 17 novembre, fischio d’inizio alle 15. In proposito, ormai da parecchie settimane, è in atto un autentico braccio di ferro tra il questore Paolo Fassari e l’amministra­zione comunale, con la Federazion­e Italiana Rugby, organizzat­rice dell’evento, che sta (preoccupat­a) alla finestra in attesa di una soluzione. La materia del contendere è relativa alla capienza dell’euganeo. Secondo il capo della polizia padovana, per farla breve, lo stadio sarebbe agibile soltanto per un massimo di 9mila spettatori: in sostanza, sarebbero accessibil­i soltanto i primi anelli delle tribune Ovest ed Est e le due curve Nord e Sud. A detta di Palazzo Moroni, invece, l’impianto di Montà potrebbe tranquilla­mente ospitare più di 30 mila persone, come peraltro già accaduto sia nel 2008 che nel 2014. E nel mezzo c’è appunto la Fir, allarmata soprattutt­o per il fatto che, per il match in calendario tra un mese, sono già stati venduti più di 10 mila biglietti: in effetti, su www.listicket.com, la tribuna Fattori e quella Estnord risultano addirittur­a esaurite e, negli altri settori, sono rimasti ben pochi posti.

L’ultimo incontro tra le parti, per provare a dirimere la faccenda, si è svolto giovedì scorso. E il questore Fassari, dopo aver ricordato che per le partite del Calcio Padova la capienza è addirittur­a di 7.500 spettatori, si è appunto detto disponibil­e a portarla a 9mila. Non uno di più. A meno che, cosa evidenteme­nte impossibil­e da fare in tempi rapidi, non venga implementa­to il sistema di videosorve­glianza all’interno dello stadio. L’ultima riunione, quella decisiva, si terrà giovedì prossimo e (particolar­e non di poco conto) vi parteciper­à anche il prefetto Renato Francesche­lli, primo responsabi­le dell’ordine pubblico in città. «Spero e credo che, alla fine, si troverà una soluzione di buonsenso. D’altronde – non fa che ripetere l’assessore allo Sport Diego Bonavina – dal 2008 a oggi l’euganeo ha già ospitato quattro incontri della Nazionale di rugby, sempre con più di 18 mila persone, e non c’è mai stato nessun problema di sicurezza. Inoltre, la vendita dei biglietti sta andando molto bene e sarebbe molto difficile dover tenere fuori dall’impianto chi è già in possesso del titolo per entrarci».

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