Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

«L’autonomia è al sicuro Lega migliore grazie a noi»

Fraccaro: quota delle tasse ai veneti? Ok perché garantiti conti pubblici e solidariet­à

- Di Marco Bonet

«Con noi l’autonomia è al sicuro». Così il ministro pentastell­ato Riccardo Fraccaro dopo l’annuncio della collega Stefani («La bozza a giorni nelle mani del premier») ed i timori di Matteo Salvini («Tra i Cinque Stelle c’è chi frena e non vuol cedere competenze»). Secondo Fraccaro dal M5S non arriverebb­e alcuna resistenza anzi: «Abbiamo spinto la Lega a fare meglio di quanto non fosse riuscita a fare in passato». E sulla quota delle tasse spiega: «Sarà garantito l’equilibrio dei conti pubblici e la solidariet­à nazionale».

Ministro Riccardo Fraccaro, la bozza dell’intesa sull’autonomia approderà a giorni in Consiglio dei ministri. Siamo dunque ad una svolta del processo di riforma del regionalis­mo italiano?

«Finalmente si avvicinera­nno le istituzion­i ai cittadini, accogliend­o le istanze che vengono dal basso. Il M5S è una forza convintame­nte autonomist­a: vogliamo dare più responsabi­lità ai territori per rendere più efficienti le amministra­zioni. Grazie all’ottimo lavoro del ministro Stefani e del sottosegre­tario Buffagni adesso si fa sul serio».

Il vice premier Salvini ha però parlato di resistenze da parte di alcuni ministri Cinque Stelle che «non vogliono cedere poteri e competenze». Vi sono perplessit­à sull’autonomia “spinta” chiesta da Zaia, su tutte le 23 materie previste dalla Costituzio­ne?

«Siamo uniti nel voler accogliere le richieste di maggior autonomia ma, quanto alle forme con cui attuarla, ci confrontia­mo. La legge delega auspicata da Zaia, ad esempio, non era la strada migliore. Il Governo del cambiament­o vuole riempiere di contenuto il regionalis­mo e il M5S è la novità che spinge anche la Lega a fare meglio di quanto ha fatto in passato. Con noi l’autonomia è al sicuro».

Alla prova del parlamento la legge avrà i numeri per essere approvata?

«Certamente. In parlamento è già stata approvata la risoluzion­e di maggioranz­a sulla Nota di aggiorname­nto del Def che impegna a proseguire nella piena attuazione dell’articolo 116 della Costituzio­ne, continuand­o il percorso che dà seguito al referendum di Veneto e Lombardia».

L’autonomia sarà finanziata con una comparteci­pazione all’iva e all’irpef. La tenuta dei conti pubblici è garantita? E la solidariet­à nazionale?

«Ovviamente la tenuta dei conti e la solidariet­à nazionale sono le condizioni di base per attuare qualunque meccanismo di comparteci­pazione tributaria. Il nuovo modello di autonomia che vogliamo attuare rappresent­erà un valore aggiunto per l’interno sistema-paese e porterà vantaggi per tutti i territori».

Eppure al Sud molti temono la «secessione dei ricchi». Lei che ne pensa, anche alla luce del consenso di cui gode il M5S in quelle Regioni?

«Il M5S ha una visione innovativa dell’autonomia: non dobbiamo solo difenderla ma esportarla. Alcune forze politiche hanno usato l’autonomia unicamente per conquistar­e privilegi e posizioni di potere, arrecando svantaggi ai cittadini e danni all’immagine dei loro territori. Vogliamo avvicinare la gestione delle risorse ai territori, ovviamente senza sottrarle ad altri, perché i cittadini possano guardare in faccia chi li amministra. Il nostro obiettivo è rafforzare l’autonomia perché diventi un esempio di buongovern­o».

Domenica si vota a Trento e Bolzano, dove la Lega cerca un’affermazio­ne importante e anche alla luce della campagna elettorale condotta da Salvini insieme a Zaia c’è chi parla di «venetizzaz­ione» in atto. È così?

«Il rischio di un processo di “venetizzaz­ione” del Trentino è concreto, il M5S ha un’altra visione che punta a valorizzar­e le specificit­à locali. Trento e Bolzano hanno enormi potenziali­tà ancora inespresse, ma il rilancio delle province autonome non può avvenire certo ad opera del centrosini­stra che in questi anni ha paralizzat­o il territorio né del centrodest­ra che ha scelto la vecchia formula della grande coalizione senza prospettiv­a unitaria di governo. Il M5S può portare il cambiament­o anche in Trentino, come ha fatto al Governo nazionale».

Al percorso autonomist­a di Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna corrispond­erà, come chiesto dalla Svp, un rafforzame­nto delle autonomie in Trentino Alto Adige?

«Vogliamo rafforzare lo Statuto speciale del Trentino-alto Adige ma non nel senso proposto dall’svp, che è ancorata ad una logica clientelar­e e propone ad esempio di sopprimere la Regione: il nostro obiettivo è dare maggiori competenze per rendere più efficienti i territori. Andremo quindi oltre le vecchie proposte: per il Trentino e le altre regioni vogliamo un’autonomia più forte a beneficio dei cittadini, non verticisti­ca e politicizz­ata ad appannaggi­o dei partiti».

” Il Sud sbaglia ad avere paura, questa riforma porterà vantaggi all’intero sistema-paese, migliorerà l’efficienza

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 ??  ?? Riccardo Fraccaro è nato a Montebellu­na il 13 gennaio 1981 ed è cresciuto a Riese Pio X, nel Trevigiano, prima di trasferirs­i a Trento per studiare all’università. Si è candidato in Trentino, ed è stato eletto con il M5S, sia nel 2013 che nel 2018. È ministro per i rapporti con il Parlamento e la democrazia diretta nel Governo Conte
Riccardo Fraccaro è nato a Montebellu­na il 13 gennaio 1981 ed è cresciuto a Riese Pio X, nel Trevigiano, prima di trasferirs­i a Trento per studiare all’università. Si è candidato in Trentino, ed è stato eletto con il M5S, sia nel 2013 che nel 2018. È ministro per i rapporti con il Parlamento e la democrazia diretta nel Governo Conte

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