Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
«In Veneto ormai il clima è cambiato»
Diop, rappresentante degli stranieri: «Molti di noi se ne vanno via»
Modou Diop è italiano, anzi, trevigiano. Però è nato in Senegal. Lui è vicepresidente della Consulta regionale per l’immigrazione che in questi anni ha lavorato gomito a gomito con l’amministrazione regionale, spesso con soddisfazione reciproca. Oggi la figlia di Modou Diop si laurea in Scienze Politiche e il padre non nasconde l’orgoglio. Il sorriso, però, si spegne quando iniziamo a parlare del caso bonus libri. «Questa è una prova in più che in Veneto il clima è cambiato. Lo vedo ogni giorno. Mi capita che, salutando amici di vecchia data, ormai si voltino e prima di accorgersi che sono io dicano “No”, e intendono no, non ti faccio l’elemosina. Sì, il clima è sensibilmente cambiato qui, stiamo smantellando dieci anni di faticose conquiste». Nel merito del contributo all’acquisto dei libri scolastici per famiglie originarie di paesi non comunitari «Dico solo che impugneremo la norma in ogni sede, arriveremo fino alla Corte Costituzionale perché questa direttiva è una presa in giro nei confronti dei lavoratori che, lo dice Tito Boeri dell’inps, non lo dico io, contribuiscono a far funzionare questo Paese». Parlantina spedita, italiano preciso con appena qualche eco del francese coloniale del Senegal, Diop trattiene a stento la rabbia. «Ormai siamo arrivati ai cittadini di serie A e di serie B. Ma a pagare le tasse sono tutti, anche noi che la cittadinanza ce la siamo sudata. Come si può pensare di rendere così dura la vita di famiglie che non nuotano certo nell’oro? Dobbiamo smettere di mandare a scuola bambini nati qui? La costituzione prevede parità di dignità e di trattamento per tutti i cittadini italiani. Ora le nostre antenne sono nuovamente alzate perché non ci sono dubbi che sia iniziato un periodo durissimo
” Si stanno smantellando dieci anni di diritti faticosamen te ottenuti
per la storia dell’immigrazione in Italia». È un fiume in piena Diop, più preparato di molti altri anche sui decreti in itiniere a Roma. Sul decreto Sicurezza per dirne una: «Ma lo sa che in quel decreto si dice che un cittadino che la cittadinanza l’ha acquisita e non l’ha avuta in dote alla nascita può perderla non solo in caso di condanne per terrorismo ma anche per reati come la violenza a pubblico ufficiale? Pezzo dopo pezzo stiamo perdendo le conquiste degli ultimi anni». E Diop ha le idee chiare sul perché. «La Lega al governo sta scientemente applicando un metodo, ormai in
Italia si parla solo di spread e immigrazione, e non si rendono conto che dal Veneto i migranti se ne stanno già andando, siamo calati di 20mila persone negli ultimi due anni». La valutazione dell’intero panorama politico non è tenera: «I 5 Stelle sono complici delle politiche leghiste e non parliamo del Pd preso a litigarsi delle poltrone quando non è riuscito a portare a casa leggi praticamente pronte come lo ius soli». I segnali, spiega il vicepresidente della Consulta per l’immigrazione sono tanti: «Il contributo per la cittadinanza è passato da 200 a 250 euro e per ottenerla si è passati da 730 giorni a 48 mesi. Chiediamo a Zaia di convocare urgentemente la Consulta. A queste condizioni noi torneremo in piazza».