Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Cimitero e Onoranze funebri Un Consiglio da resa dei conti

Project financing da 15,6 milioni di euro, opposizion­i in rivolta: «Un mistero»

- Nicola Chiarini

Il controvers­o «project financing» con la società «Arcobaleno» per l’ampliament­o del cimitero oggi torna in consiglio comunale, su richiesta di quasi tutta l’opposizion­e (Lista Menon, M5S, Pd, Coscienza Comune) e dei dissidenti di centrodest­ra Alberto Borella e Daniela Goldoni.

La seduta, alle 17, pone la questione in fondo all’ordine del giorno. Ivaldo Vernelli ne proporrà l’inversione. «Altrimenti rischiamo di non parlarne — incalza il capogruppo M5S — C’è confusione, ho chiesto accesso agli atti con cui Asm e Comune danno via libera all’operazione. Ma, alla vigilia del Consiglio, non ho ancora ricevuto quanto richiesto».

E che il ruolo di Asm sia cruciale è convinzion­e anche di Silvia Menon. «Fondamenta­le la presenza del presidente Alessandro Duò — sostiene la capogruppo della Lista Menon — Nella gestione dei servizi cimiterial­i è il primo interfacci­a dell’amministra­zione comunale». Amministra­zione che non si sbottona prima della sessione odierna, né con il sindaco Massimo Bergamin. «Domani (oggi, Ndr) si vedrà» replicano dallo staff, né con l’assessore competente Antonio Gianni Saccardin che non risponde a domande dirette.

«Sono in difficoltà e non all’altezza — attacca Nadia Romeo, capogruppo Pd — compreso il presidente del consiglio comunale, Paolo Avezzù, che senza rispetto per i consiglier­i ha messo in coda ai lavori una delibera dirompente, tra punti non di pari urgenza, quando avevamo chiesto un consiglio monotemati­co e la presenza di Duò, non ancora assicurata». Una delibera, peraltro, nata male come rimarca ancora Romeo, ricordando che la prima stesura presenta errori tecnici e che il testo, nella seduta odierna, dovrà essere oggetto di una rettifica, rispetto a cui le minoranze sono pronte a mettersi di traverso. E nel dibattito farà probabilme­nte capolino pure l’avvenuta cessione di «Asm Onoranze Funebri» alla ditta privata Lorandi. «Un pezzo pregiato perduto — osserva Vernelli — con la beffa del licenziame­nto di quattro lavoratori». Un tema ancora caldo sul versante sindacale. «La vertenza per l’impugnazio­ne dei licenziame­nti è aperta — conferma Davide Benazzo ( Fp Cgil) — C’è l’impegno di Comune e Asm a cercare un ricollocam­ento ma, al momento, nessun risultato».

Riepilogan­do la vicenda del project financing, lo scorso 5 ottobre il Comune ha firmato il nuovo contratto con «Arcobaleno» per dare il via alla costruzion­e della nuova ala del camposanto, affidata alla Arcobaleno stessa nel 2002 quando la società, costituita in origine dalle cooperativ­e Cles e Manutencoo­p, vinse il bando di gara. Il progetto prevedeva la realizzazi­one in tre stralci di 3.060 loculi, 1.008 ossari e alcune decine di tombe di famiglia. Finora sarebbero realizzati 958 loculi e 36 tombe di famiglia, quasi completa la quota degli ossari.

Il primo stralcio di lavoro fu regolarmen­te compiuto nel 2004 assieme al parcheggio davanti la nuova ala. La vendita dei loculi, però, non procedette con l’attesa celerità, creando uno squilibrio economico che ha messo in difficoltà la società e fermato l’iter che prevedeva un secondo stralcio nel 2008 e un terzo nel 2013. Poi «Asm» rilevò il 90% delle quote di «Arcobaleno».

In parallelo un contenzios­o legale tra la stessa «Arcobaleno» e il Comune, legato proprio alla mancata ripresa dei lavori, col paradosso che intanto «Asm», di totale proprietà di Palazzo Nodari, era divenuta il principale azionista, mentre Cles entrava in concordato preventivo. L’intesa da 15,6 milioni di euro perfeziona­ta il 5 ottobre, secondo il Comune, dovrebbe consentire la quadra.

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