Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
«Lavoro e istituti di credito, tante sentenze contraddittorie»
Veneto Banca, maxi-multa Consob anche per Pwc. Non ci sono solo i 4,5 milioni che l’authority di controllo ha comminato un anno fa a 36 tra consiglieri, sindaci e manager dei cda presieduti da Flavio Trinca e Francesco Favotto. Ora la scure si abbatte pesantemente sul colosso della revisione incaricato dell’analisi del bilancio della popolare di Montebelluna e su Alessandra Mingozzi, il socio responsabile dei lavori di revisione. Consob ha reso noto ieri gli estremi della multa da 600 mila euro che mette nel mirino, a titolo di colpa, il lavoro di revisione sul bilancio consolidato 2014 e su quello consolidato abbreviato dei primi nove mesi 2015, ma anche sul lavoro di valutazione dell’operazione di acquisto di 1.100 prestiti mutui ipotecari vitalizi da Jp Morgan, effettuata a febbraio 2015, per un controvalore di 205 milioni. Pagati anche con azioni Veneto Banca per 30 milioni, che avevano permesso a soci in lista d’attesa di vendere azioni: 1.571 per un totale di 900 mila azioni. Operazione finita nel mirino dell’inchiesta di Roma, perché legata a un patto di riacquisto che avrebbe dovuto spingere Veneto Banca a detrarle dal patrimonio.
Nel caso dei bilanci, Consob contesta a Pwc irregolarità sulle valutazioni di una serie di aspetti, che vanno dalla valutazione delle attività finanziarie disponibili alla vendita alle verifiche sui crediti verso i clienti, e poi le valutazioni delle partecipazioni, dell’avviamento, delle verifiche sui fondi rischi e delle azioni proprie. Ma nella delibera di Consob che applica la multa l’authority contesta anche il livello di cooperazione di Pwc nella vicenda, in particolare «i significativi ritardi nella predisposizione delle note di chiarimento richieste» e le risposte «spesso non conclusive e in taluni casi incoerenti».