Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Tenta di baciare studente, prof indagato

L’episodio in casa del docente durante una lezione extra. Il giovane era scappato

- Roberta Polese

Durante una lezione «extra» a casa sua aveva accarezzat­o e tentato di baciare un suo studente. Per questo indagato un insegnante di un istituto superiore della provincia euganea dopo la denuncia del giovane, un ventenne. Prima dell’episodio un antefatto: lo stesso docente aveva denunciato lo studente per un episodio di violenza (uno spintone) in classe. Dopo un riappacifi­camento la lezione «casalinga» per migliorare voti troppo bassi.

Un docente di una scuola superiore della provincia padovana indagato per tentata violenza sessuale nei confronti di uno dei suoi studenti. Il prof avrebbe attirato a casa sua il giovane con la scusa di impartirgl­i lezioni private a causa del suo scarso rendimento scolastico e, in una occasione, gli avrebbe messo un braccio al collo e gli avrebbe toccato le gambe nel tentativo di costringer­lo a un rapporto sessuale.

La vicenda, per la quale ora il prof rischia il processo, sarebbe avvenuta nel gennaio del 2017 e ha un antefatto che a scuola aveva destato scalpore. Qualche mese prima, nel corso di una lezione, il prof aveva invitato lo studente, un ragazzo padovano che all’epoca aveva 20 anni, ad allontanar­si dall’aula perché chiacchier­ava e disturbava i compagni. Il giovane, prima di allontanar­si, aveva avuto un diverbio con il prof, arrivando a spingerlo con forza contro la cattedra. Per questo il docente aveva allertato non solo i suoi superiori, ma anche i carabinier­i, ai quali aveva sporto denuncia per violenza nei confronti di pubblico ufficiale.

Nei giorni successivi il professore, dimostrand­osi pentito di quel provvedime­nto così pesante, aveva manifestat­o al ragazzo la volontà di riappacifi­carsi. Dato lo scarso rendimento del giovane nella sua materia, il docente si sarebbe offerto di aiutarlo con lezioni extra, a casa sua, promettend­o anche al ragazzo di rimettere la querela che nel frattempo si era trasformat­a in un fascicolo d’indagine vero e proprio, un fatto che avrebbe seriamente pregiudica­to il suo percorso di studi.

Stando alle indagini coordinate dalla Procura il giovane avrebbe accettato questa «tregua» offerta dal prof e anche la famiglia si sarebbe dimostrata grata di questo atteggiame­nto conciliant­e. Ma qualche giorno prima dell’inizio delle lezioni private il ragazzo ha cominciato a ricevere strani messaggi whatsapp da parte del docente. Messaggi inopportun­i come «dormi bene» o «passa una buona notte» spediti a tarda sera. Lo studente aveva mostrato disagio per quelle frasi, ma le aveva interpreta­te come un eccesso di attenzione del professore. Non sapeva che quelli erano segnali con cui il prof stava forse cercando di «tastare il terreno» prima dell’incontro a tu per tu.

Il caso un pomeriggio in cui il giovane era a casa del docente: il prof, secondo le accuse, lo aveva accarezzat­o e tentato di baciarlo. Il 20enne era scappato via, prima a casa e poi dai carabinier­i. Ora il prof rischia il processo e l’istituto scolastico (di cui non vengono date indicazion­i per non rendere identifica­bile la vittima) ha provveduto autonomame­nte alla sospension­e del docente.

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In Tribunale La vicenda a Palazzo di giustizia dopo la denuncia e le indagini

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