Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Tenta di baciare studente, prof indagato
L’episodio in casa del docente durante una lezione extra. Il giovane era scappato
Durante una lezione «extra» a casa sua aveva accarezzato e tentato di baciare un suo studente. Per questo indagato un insegnante di un istituto superiore della provincia euganea dopo la denuncia del giovane, un ventenne. Prima dell’episodio un antefatto: lo stesso docente aveva denunciato lo studente per un episodio di violenza (uno spintone) in classe. Dopo un riappacificamento la lezione «casalinga» per migliorare voti troppo bassi.
Un docente di una scuola superiore della provincia padovana indagato per tentata violenza sessuale nei confronti di uno dei suoi studenti. Il prof avrebbe attirato a casa sua il giovane con la scusa di impartirgli lezioni private a causa del suo scarso rendimento scolastico e, in una occasione, gli avrebbe messo un braccio al collo e gli avrebbe toccato le gambe nel tentativo di costringerlo a un rapporto sessuale.
La vicenda, per la quale ora il prof rischia il processo, sarebbe avvenuta nel gennaio del 2017 e ha un antefatto che a scuola aveva destato scalpore. Qualche mese prima, nel corso di una lezione, il prof aveva invitato lo studente, un ragazzo padovano che all’epoca aveva 20 anni, ad allontanarsi dall’aula perché chiacchierava e disturbava i compagni. Il giovane, prima di allontanarsi, aveva avuto un diverbio con il prof, arrivando a spingerlo con forza contro la cattedra. Per questo il docente aveva allertato non solo i suoi superiori, ma anche i carabinieri, ai quali aveva sporto denuncia per violenza nei confronti di pubblico ufficiale.
Nei giorni successivi il professore, dimostrandosi pentito di quel provvedimento così pesante, aveva manifestato al ragazzo la volontà di riappacificarsi. Dato lo scarso rendimento del giovane nella sua materia, il docente si sarebbe offerto di aiutarlo con lezioni extra, a casa sua, promettendo anche al ragazzo di rimettere la querela che nel frattempo si era trasformata in un fascicolo d’indagine vero e proprio, un fatto che avrebbe seriamente pregiudicato il suo percorso di studi.
Stando alle indagini coordinate dalla Procura il giovane avrebbe accettato questa «tregua» offerta dal prof e anche la famiglia si sarebbe dimostrata grata di questo atteggiamento conciliante. Ma qualche giorno prima dell’inizio delle lezioni private il ragazzo ha cominciato a ricevere strani messaggi whatsapp da parte del docente. Messaggi inopportuni come «dormi bene» o «passa una buona notte» spediti a tarda sera. Lo studente aveva mostrato disagio per quelle frasi, ma le aveva interpretate come un eccesso di attenzione del professore. Non sapeva che quelli erano segnali con cui il prof stava forse cercando di «tastare il terreno» prima dell’incontro a tu per tu.
Il caso un pomeriggio in cui il giovane era a casa del docente: il prof, secondo le accuse, lo aveva accarezzato e tentato di baciarlo. Il 20enne era scappato via, prima a casa e poi dai carabinieri. Ora il prof rischia il processo e l’istituto scolastico (di cui non vengono date indicazioni per non rendere identificabile la vittima) ha provveduto autonomamente alla sospensione del docente.