Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Otto piani, la scuola e le aree-gioco «Ecco la Pediatria, pronta nel 2023»
Il dg Flor presenta progetto e simulazione. «Ritardi? Siamo in anticipo sui tempi»
Nessun ritardo nell’iter per la nuova Pediatria, anzi «siamo in anticipo sui tempi», stando alle parole del direttore generale dell’azienda ospedaliera Luciano Flor, che ieri ha presentato a personale, sindacati e associazioni dei familiari dei piccoli pazienti i «rendering» del primo pezzo dell’ospedale della Donna e del Bambino, finanziato con 150 milioni di euro dalla Regione e progettato per 300 posti-letto.
La nuova Pediatria ne avrà 170 e si estenderà su 18 mila metri quadri, il triplo degli attuali 6.600: sarà un edificio lungo 70 metri e largo 25, distante 10 metri dalle palazzine vicine e 26 dalle mura, dotato di otto piani fuori terra e uno interrato (non più sul tetto), dedicato ai servizi tecnici.
Al piano terra troveranno sistemazione, su una superficie di 1.700 metri quadri, Pronto Soccorso e Radiologia. Ai piani primo, secondo e terzo le degenze mediche, trapianti e dialisi, più gli ambulatori di Neurofisiologia. Al quarto le degenze di Chirurgia. Al quinto la Terapia intensiva. Al sesto le degenze di Oncoematologia e dei trapianti di midollo. Al settimo il blocco operatorio (quattro sale, più una ibrida cioè dedicata alla chirurgia endovascolare, e una per l’emodinamica).
Le stanze di degenza avranno da uno a 4 letti, compresi quelli per il genitore e uno o due bagni. Quelle per i piccoli trapiantati nasceranno col letto per il bimbo ricoverato, bagno, filtro e «spazio mamma». Le camere di Terapia intensiva potranno essere anche singole, sempre con lo «spazio mamma». In tutti i piani 30 metri quadri riservati ad areagioco e altre attività, locali per gli infermieri e centrale per il trattamento aria. La Pediatria sarà collegata da un corridoio di dieci metri all’attuale Divisione ostetrica che verrà svuotata e dedicata alla scuola e ad altre attività non sanitarie richieste dalle famiglie.
«Il cronoprogramma è già avviato, autorizzato dalla Conferenza dei servizi e dalla Regione, che ha finanziato l’operazione con 55 milioni di euro — ha spiegato Flor — La nuova Clinica pediatrica sorgerà al posto dell’attuale Pneumologia, da abbattere tra la fine di febbraio e l’inizio di marzo 2019. Contestualmente sarà indetto il bando di gara: contiamo di aprire i cantieri a fine 2019 e di concludere i lavori nel 2023. Ma prima, a gennaio, manderemo il progetto in Regione, per l’approvazione finale, che dovrà passare anche per una seconda Conferenza dei servizi». Ha aggiunto Flor: «Potevamo fare due piani in meno, ma non ci sarebbe stato tutto. Siamo partiti dall’idea di un edificio piccolino, di 4 piani, dedicato solo alle degenze, per arrivare al più grande possibile, nel quale saranno concentrate tutte le attività mediche e chirurgiche h24, trapianti compresi, ora sparsi su più poli. E l’unica zona in grado di ospitarlo è quella indicata. Nell’attuale Pediatria saranno concentrati ambulatori e attività didattico-accademica».
Ha commentato il professor Giorgio Perilongo, primario della Pediatria: «Un percorso difficile e pieno di trabocchetti di ogni genere, non abbiamo tanti amici fuori di qui, ma stando uniti ce la faremo».
Il piano Stanze da 1 a 4 letti e con due bagni