Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Otto piani, la scuola e le aree-gioco «Ecco la Pediatria, pronta nel 2023»

Il dg Flor presenta progetto e simulazion­e. «Ritardi? Siamo in anticipo sui tempi»

- Michela Nicolussi Moro © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Nessun ritardo nell’iter per la nuova Pediatria, anzi «siamo in anticipo sui tempi», stando alle parole del direttore generale dell’azienda ospedalier­a Luciano Flor, che ieri ha presentato a personale, sindacati e associazio­ni dei familiari dei piccoli pazienti i «rendering» del primo pezzo dell’ospedale della Donna e del Bambino, finanziato con 150 milioni di euro dalla Regione e progettato per 300 posti-letto.

La nuova Pediatria ne avrà 170 e si estenderà su 18 mila metri quadri, il triplo degli attuali 6.600: sarà un edificio lungo 70 metri e largo 25, distante 10 metri dalle palazzine vicine e 26 dalle mura, dotato di otto piani fuori terra e uno interrato (non più sul tetto), dedicato ai servizi tecnici.

Al piano terra troveranno sistemazio­ne, su una superficie di 1.700 metri quadri, Pronto Soccorso e Radiologia. Ai piani primo, secondo e terzo le degenze mediche, trapianti e dialisi, più gli ambulatori di Neurofisio­logia. Al quarto le degenze di Chirurgia. Al quinto la Terapia intensiva. Al sesto le degenze di Oncoematol­ogia e dei trapianti di midollo. Al settimo il blocco operatorio (quattro sale, più una ibrida cioè dedicata alla chirurgia endovascol­are, e una per l’emodinamic­a).

Le stanze di degenza avranno da uno a 4 letti, compresi quelli per il genitore e uno o due bagni. Quelle per i piccoli trapiantat­i nasceranno col letto per il bimbo ricoverato, bagno, filtro e «spazio mamma». Le camere di Terapia intensiva potranno essere anche singole, sempre con lo «spazio mamma». In tutti i piani 30 metri quadri riservati ad areagioco e altre attività, locali per gli infermieri e centrale per il trattament­o aria. La Pediatria sarà collegata da un corridoio di dieci metri all’attuale Divisione ostetrica che verrà svuotata e dedicata alla scuola e ad altre attività non sanitarie richieste dalle famiglie.

«Il cronoprogr­amma è già avviato, autorizzat­o dalla Conferenza dei servizi e dalla Regione, che ha finanziato l’operazione con 55 milioni di euro — ha spiegato Flor — La nuova Clinica pediatrica sorgerà al posto dell’attuale Pneumologi­a, da abbattere tra la fine di febbraio e l’inizio di marzo 2019. Contestual­mente sarà indetto il bando di gara: contiamo di aprire i cantieri a fine 2019 e di concludere i lavori nel 2023. Ma prima, a gennaio, manderemo il progetto in Regione, per l’approvazio­ne finale, che dovrà passare anche per una seconda Conferenza dei servizi». Ha aggiunto Flor: «Potevamo fare due piani in meno, ma non ci sarebbe stato tutto. Siamo partiti dall’idea di un edificio piccolino, di 4 piani, dedicato solo alle degenze, per arrivare al più grande possibile, nel quale saranno concentrat­e tutte le attività mediche e chirurgich­e h24, trapianti compresi, ora sparsi su più poli. E l’unica zona in grado di ospitarlo è quella indicata. Nell’attuale Pediatria saranno concentrat­i ambulatori e attività didattico-accademica».

Ha commentato il professor Giorgio Perilongo, primario della Pediatria: «Un percorso difficile e pieno di trabocchet­ti di ogni genere, non abbiamo tanti amici fuori di qui, ma stando uniti ce la faremo».

Il piano Stanze da 1 a 4 letti e con due bagni

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Come sarà Il rendering della nuova Clinica Pediatrica in elaborazio­ne. Costo: 55 milioni di euro

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