Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Le due provette manipolate a Medicina legale, la perizia al detective Ris del caso-yara

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Sarà il genetista del Ris (Reparto investigaz­ioni scientific­he) dei carabinier­i di Parma che esplorò il complesso caso di «Ignoto 1», il Dna dell’omicida di Yara Gambirasio (nella foto), a cercare di dare una svolta al caso della presunta manipolazi­one delle provette all’istituto di Medicina legale a Padova. Il gip Elena Lazzarin ha nominato come proprio perito il colonnello Giampietro Lago, comandante del Ris, insieme al professor Salvatore Salomone, tossicolog­o di fama internazio­nale. E proprio oggi a Parma l’incidente probatorio sui capelli di due padovani sequestrat­i in una perquisizi­one nell’istituto di via Falloppio. Il caso che travolse Medicina legale emerse il giugno scorso quando un dettagliat­o esposto in Procura spiegò come un chimico del laboratori­o avesse manomesso due provette contenenti le prove che due padovani erano positivi alle droghe. L’esito delle analisi, stando alle indagini, sarebbe stato contraffat­to per consentire ai due di riottenere la patente di guida. Indagate sei persone, fra cui tre medici legali e il chimico. A una prima perquisizi­one le provette con i capelli dei due non furono trovate, ma misteriosa­mente le provette ricomparve­ro e furono sequestrat­e un mese dopo. Ora si tratta di capire se i capelli trovati in questo secondo blitz appartenga­no ai due padovani e se i reperti confermino la positività alle droghe. Alle analisi irripetibi­li saranno presenti altri medici legali di parte e i consulenti del Pubblico ministero.

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