Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Polo natatorio, arriva l’ingiunzione «Il Comune paghi sei milioni»
Bergamin tratta con Unipol e si dice ottimista: «Non c’è rischio default»
Polo natatorio, a Palazzo Nodari è arrivata l’ingiunzione di pagamento da parte di Unipol Banca che chiede al Comune di Rovigo 6.343.020,52 euro. Una mazzata pesantissima che, seguita al fallimento di Veneto Nuoto (società fondata da Padova Nuoto con Ccc, Cles, Guerrato, Reale), ha indotto il sindaco Massimo Bergamin a chiedere ieri udienza all’istituto di credito a Bologna, accompagnato dall’avvocato civico Ferruccio Lembo. Da quanto si capisce, il problema non è tanto il pagare, ma in che tempi e in che modo il Comune debba farlo. Una tagliola imposta dalla convenzione per il progetto di finanza. L’atto, sottoscritto nel 2006 negli ultimi giorni della giunta di Paolo Avezzù, oggi presidente del consiglio comunale, prevede che il Comune subentri alle obbligazioni del gestore, in caso di inadempienza verso la banca finanziatrice. Ma, stando alla nota di Palazzo Nodari, non ci sarebbe rischio bancarotta. «Massima apertura da parte dei nostri interlocutori che ringrazio per la disponibilità e per la comprensione della delicata situazione in cui versa il nostro Comune – sostiene il sindaco Bergamin - abbiamo delineato un percorso. Sono fiducioso che si possa raggiungere l’accordo per il quale, il Comune di Rovigo ha già accantonato quanto necessario al suo perfezionamento». Quali siano le tappe, però, non è spiegato dal sindaco che, nonostante tutto, prova a giocare la carta dell’ottimismo. «Le trattative proseguono – assicura – e sono ottimista che, a breve, si possa chiudere una vicenda che tiene tutti con il fiato sospeso da oltre un decennio. Tengo infine a rassicurare tutta la comunità che il Comune di Rovigo non rischierà alcun default». Gli oltre 6,3 milioni richiesti da Unipol vanno a sommarsi agli 1,4 definiti dal lodo Baldetti, definito in conciliazione per la ritardata consegna ai privati dei terreni delle vecchie piscine di Porta Adige, dove oggi c’è un supermercato. Il lodo, peraltro, è in discussione in Corte d’appello a Venezia dove, il 4 ottobre scorso, gli avvocati del Comune di Rovigo e di Veneto Nuoto srl hanno precisato le conclusioni in udienza, in attesa della sentenza ipotizzata per febbraio prossimo. La speranza di Palazzo Nodari è che vi possa essere una riduzione della somma definita per il lodo. Oggi è convocata la conferenza dei capigruppo: all’ordine del giorno l’ampliamento del cimitero. Non è escluso che l’opposizione solleva il tema del polo natatorio.
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Il sindaco Sono fiducioso per un accordo Abbiamo già da parte la cifra